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La scomparsa e il successivo ritrovamento del corpo senza vita del piccolo Nelson Thiago García Lugones, di appena sei anni, ha scosso dalla fine di ottobre la comunità di El Chumbo, nel comune di Alquízar, provincia di Artemisa, e ha suscitato un'ondata di indignazione in tutta Cuba.
Nelle ultime ore, il giornalista José Luis Tan Estrada ha confermato che il presunto assassino del minorenne si è consegnato alle autorità.
Se tratterebbe di un uomo identificato come "Juan Carlos", di circa 50 anni, che - secondo fonti vicine al caso citate dal giornalista - è il "padre dell'amante della madre del bambino."
La notizia, già di per sé straziante, si complica ulteriormente per i dettagli che hanno cominciato a emergere: voci su un possibile insabbiamento, sospetti di un coinvolgimento maggiore; e soprattutto, la perdita inconsolabile di un bambino che, secondo coloro che lo conoscevano, era allegro, attivo e amato dalla sua comunità.
Un ritrovamento tragico
Thiago è stato segnalato come scomparso lunedì 20 ottobre nel pomeriggio, dopo essere uscito per giocare vicino a casa. Ore dopo, passata la mezzanotte, il suo corpo è stato trovato all'interno di un profondo pozzo, senza scarpe, coperto da vegetazione e nascosto sotto un foglio di zinco.
Il fatto che il bambino sia stato trovato in quel luogo - nascosto, difficile da raggiungere e con segni di essere stato camuffato - ha subito suscitato forti sospetti che non si trattasse di un incidente.
La comunità, che ha partecipato attivamente alla ricerca, ha espresso il proprio dolore e la propria rabbia di fronte a ciò che molti hanno definito fin dall'inizio un crimine.
I social media si sono riempiti di messaggi che chiedevano giustizia per Thiago.
Sotterfugio o colpevole reale?
Sebbene "Juan Carlos" si sia consegnato alle autorità - secondo quanto riportato ora da Tan Estrada - nella sezione commenti del suo post, una parte considerevole dell'opinione pubblica dubita della responsabilità diretta dell'uomo che si sarebbe consegnato.
Alcuni utenti suggeriscono che il vero autore del crimine potrebbe essere suo figlio, qualificato come "amante" della madre del bambino, e che lui si starebbe assumendo la colpa per proteggerlo.
“Per me è il figlio l'autore di un crimine così atroce… e il padre ha assunto”, “Quell'uomo non ha motivo di uccidere un bambino che non gli appartiene. La cosa più logica è che stia coprendo qualcuno di più vicino”, sono state alcune opinioni in tal senso.
Questo cambio nelle sospetti ha intensificato la pressione sociale affinché le autorità approfondiscano l'indagine e chiariscano completamente il caso.
La situazione della madre di Thiago è stata oggetto di dibattito, non sempre con empatia. Alcuni commenti la incolpano indirettamente per le persone che ha permesso di entrare nella sua vita e nell'ambiente del bambino. Altri, invece, chiedono rispetto e compassione di fronte alla sua perdita.
“Già ha abbastanza per cui soffrire”, ha scritto un'utente mentre chiedeva al giornalista di rimuovere una frase sulla sua vita privata.
Tan Estrada ha risposto con un criptico: “Se sapessi...”, insinuando che ci siano informazioni sensibili che non sono ancora state divulgate per ragioni etiche.
Questo scambio ha generato ancora più interesse nel conoscere la verità completa dietro il caso, sebbene evidenzi anche la tensione tra il diritto alla privacy e il diritto pubblico a essere informati.
Dolore collettivo e richiesta di giustizia
I social media sono diventati un sfogo emotivo per centinaia di persone. La maggior parte chiede l’applicazione della pena massima, incluso la pena di morte, che è ancora vigente nell'ordinamento giuridico cubano, sebbene in disuso.
“Che paghi con la massima delle condanne”, “I bambini non si toccano”, “Quel mostro merita il plotone d’esecuzione”, hanno urlato diversi internauti.
Las comparaciones con otras tragedias, el miedo a los depredadores que se esconden en el entorno familiar y la exigencia de medidas ejemplarizantes han sido temas recurrentes en los comentarios.
Fino alla chiusura di questo articolo, i mezzi di informazione ufficiali non hanno confermato l'arresto del presunto responsabile della morte del bambino Thiago.
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