Il regime attacca El Toque mentre il peso cubano affonda senza controllo

Un articolo di Cubadebate ricco di teorie del complotto accusa il portale di amplificare l'inflazione e di esacerbare la disuguaglianza.

Denaro cubano e dollaro (Immagine di riferimento)Foto © CiberCuba

Il regime cubano, attraverso il portale ufficiale Cubadebate, ha lanciato una nuova offensiva contro il mezzo indipendente ElToque, accusandolo di contribuire alla crisi finanziaria del paese tramite la sua Tasa Representativa del Mercado Informal (TRMI), che riflette il valore reale delle valute nelle strade di Cuba.

L'articolo -estratto da TeleSur- è carico di insinuazioni e teorie del complotto.

In realtà, non è altro che un altro tentativo del governo di deviare l'attenzione dalle proprie politiche fallimentari e di attribuire a un mezzo digitale il collasso di un'economia rovinata da decenni di centralismo, censura e pigrizia.

Invece di assumersi la responsabilità per il deterioramento sistematico dell'economia nazionale, Cubadebate accusa ElToque di influenzare i mercati informali, di "amplificare l'inflazione" e di "esacerbare la disuguaglianza", sostenendo legami con organizzazioni straniere come Open Society Foundations e il National Endowment for Democracy.

Evoluzione del tasso di cambio

Il mezzo statale non fornisce prove concrete di manipolazione dei dati da parte di ElToque, e si limita invece a classificare come "sospetta" la provenienza dei suoi fondi e a mettere in discussione l'uso di algoritmi per il calcolo del tasso di cambio.

Tuttavia, come ha spiegato ElToque in numerose occasioni, il suo TRMI è uno strumento informativo basato sull'analisi automatizzata di migliaia di annunci pubblicati su social network e siti di compravendita come Revolico.

Il mezzo non fissa i prezzi; semplicemente riporta ciò che già accade nel mercato informale, l'unico spazio funzionale rimasto a milioni di cubani per accedere a valuta straniera di fronte all'inoperosità totale del sistema bancario statale.

Incolpare il termometro per la febbre

La cosa più assurda di questa narrativa è la sua logica: secondo il regime, la pubblicazione di dati sul tasso di cambio ne provoca l'aumento. In altre parole, danno la colpa al messaggero, non al messaggio.

La economia cubana non collassa perché ElToque riporta il valore del dollaro, ma perché il paese non produce, non esporta, non ha valute sufficienti, stampa denaro senza copertura e ha trasformato il mercato informale nell'unico punto di riferimento affidabile per la maggior parte dei cittadini.

Lo che Cubadebate qualifica come "arma economica" è, in realtà, una risposta giornalistica e tecnologica all'opacità istituzionale e alla completa disconnessione dello Stato cubano dalla realtà del suo popolo.

Una pratica ripetuta e disperata

Non è la prima volta che il regime cerca di incolpare ElToque per i suoi fallimenti.

In maggio 2024, il Banco Metropolitano lo accusò di far parte di una presunta "operazione di inflazione indotta" orchestrata dagli Stati Uniti, e di pretendere di provocare un "esplosione sociale" con l'aumento del dollaro.

Quelle dichiarazioni sono state ampiamente screditate da economisti cubani.

L'esperto Carlos L. Martínez ha definito l'analisi della banca come "una serie di sciocchezze" e ha affermato che l'autore era "più ideologo che economista". Da parte sua, il riconosciuto economista Pedro Monreal ha chiesto apertamente "alfabetizzazione necessaria per i banchieri del Metropolitano".

Entrambi hanno concordato sul fatto che l'inflazione, la scarsità di beni, la povertà e la svalutazione del peso non derivano da alcun mezzo digitale, ma dal modello economico fallito che governa l'Isola.

A ciò si aggiungono decisioni governative come la creazione delle MIPYMES senza accesso a valute estere, la scarsità di contante, la mancanza di sostegno del MLC e la bancarizzazione forzata, tutte promosse dallo stesso Stato.

Un regime senza risposte né autocritica

Il attacco a ElToque non è altro che un'altra cortina di fumo.

Mentre il dollaro supera i 385 CUP nel mercato informale, il governo cubano insiste nel dare la colpa a un sito web per una situazione che ha costruito in oltre sei decenni.

La repressione delle libertà, la mancanza di trasparenza e il rifiuto di attuare riforme strutturali mantengono Cuba immersa in una crisi profonda che non ha bisogno di nemici esterni, poiché il maggiore nemico è stato il sistema stesso.

La vera minaccia per il regime non è ElToque, ma la verità che questo mezzo espone ogni giorno: il popolo cubano non crede più alle scuse.

Domande frequenti sul crollo del peso cubano e l'attacco a El Toque

Perché il regime cubano incolpa El Toque della crisi economica?

Il regime cubano incolpa El Toque della crisi economica accusandolo di influenzare l'inflazione e i mercati informali tramite il suo Tasso Rappresentativo del Mercato Informale (TRMI). Tuttavia, El Toque spiega che il suo TRMI riflette semplicemente il valore reale delle valute in strada, il che è una conseguenza dell'inefficienza del sistema bancario statale e delle politiche governative fallimentari.

Che cos'è la Tasa Rappresentativa del Mercato Informale (TRMI) di El Toque?

La Tasa Rappresentativa del Mercato Informale (TRMI) di El Toque è uno strumento informativo che registra il valore reale delle valute nel mercato informale cubano. Si basa sull'analisi automatizzata di annunci sui social media e siti di compravendita. El Toque non fissa i prezzi, ma riporta i valori esistenti in un mercato informale che è diventato l'unico spazio funzionale per molti cubani.

Qual è la situazione attuale del peso cubano nel mercato informale?

Il peso cubano continua a scendere liberamente nel mercato informale, con il dollaro che supera i 385 CUP. Questa svalutazione riflette un'economia che non produce né esporta abbastanza, e che dipende dal mercato informale come riferimento affidabile per la maggior parte dei cittadini.

In che modo la crisi economica influisce sulle telecomunicazioni a Cuba?

La crisi economica ha portato al collasso delle telecomunicazioni a Cuba, con raccomandazioni ufficiali di passare al 2G per mantenere la comunicazione durante i blackout. Questo evidenzia il deterioramento delle infrastrutture del paese, aggravato dalla mancanza di supporto energetico nelle radiobase di ETECSA.

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Redazione di CiberCuba

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