"Se va a autodeportare a Cuba": giovane cubana saluta sua nonna in un aeroporto degli Stati Uniti e spiega la sua dura decisione

Una giovane cubana negli Stati Uniti condivide su TikTok il momento emotivo in cui sua nonna decide di tornare a Cuba, mettendo in evidenza le difficoltà di adattamento degli anziani e il dolore dello strappo.


"Stiamo ridendo, ma in fondo sentiamo un grande dolore perché non è facile andare a Cuba con tutta la situazione. È una follia. La vita continua", ha detto la nipote.

Una giovane cubana, identificata come @bombonleal07 su TikTok, ha condiviso un video emotivo e riflessivo che è diventato virale sui social media: sua nonna ha deciso di tornare volontariamente a Cuba, dopo essere emigrata negli Stati Uniti.

" mia nonna si autodeporterà verso Cuba," commenta la giovane mentre riprende sua nonna e altri familiari mentre camminano verso l'area d'imbarco in un aeroporto degli Stati Uniti.

La scena, che mescola umorismo, tristezza e rassegnazione, ha risuonato tra molti cubani dentro e fuori dall'isola, toccando una delle corde più sensibili dell'esilio: l'estraneità e la difficoltà di adattamento degli anziani alla vita all'estero.

“Lei lo volle, per questo dico sempre di parlare con i più grandi, di spiegare come è la situazione qui negli Stati Uniti, perché si spende troppo denaro affinché alla fine si voglia partire e non ci si senta bene qui”, rifletté la giovane nel video.

Sebbene il tono del video sembri leggero all'inizio, si trasforma presto in una riflessione carica di sentimento. “Ridere è bello, ma in fondo proviamo un grande dolore perché non è facile andare a Cuba con tutta la situazione, è una follia. La vita continua”, ha concluso.

Il gesto di “autodeportarsi”, come lo descrive la nipote, mette in evidenza una realtà sempre più comune nella comunità cubana all'estero: non tutti i migranti riescono ad adattarsi, specialmente quelli più anziani.

La nostalgia, le barriere linguistiche, l'isolamento sociale e le aspettative deluse possono portare a decisioni tanto radicali quanto quella di tornare in un paese in crisi.

Il video ha accumulato migliaia di visualizzazioni e commenti che esprimono comprensione, supporto e anche tristezza di fronte a una situazione che riflette le complessità emotive del processo migratorio cubano.

Domande frequenti sull'autodeportazione dei cubani e il ritorno sull'isola

Che cos'è l'auto-deportazione dei cubani dagli Stati Uniti?

La autodeportazione è il processo attraverso il quale un immigrato decide di tornare volontariamente nel proprio paese d'origine, in questo caso Cuba, spesso a causa di difficoltà di adattamento o problemi legali nel paese ospitante, come gli Stati Uniti. Il termine ha acquisito rilevanza nella comunità cubana, specialmente con programmi che offrono incentivi economici per facilitare questo ritorno volontario.

Quali sono le ragioni che spingono i cubani all'autodeportazione?

I cubani che scelgono di autodeportarsi spesso lo fanno per difficoltà di adattamento all'estero, nostalgia, barriere linguistiche, isolamento sociale e aspettative deluse. Il processo migratorio può risultare emotivamente complesso, e alcuni trovano nel ritorno nella loro terra natale una soluzione per raggiungere la felicità e il benessere emotivo che non hanno trovato nel paese ospitante.

Qual è l'impatto del programma di auto-deportazione promosso da Donald Trump?

Il programma annunciato da Donald Trump offre mille dollari e un biglietto aereo a quegli immigrati che decidono di tornare volontariamente nel proprio paese d'origine. Tuttavia, questa opzione può avere conseguenze legali, come restrizioni per rientrare negli Stati Uniti per un lungo periodo. Nonostante gli incentivi, alcuni criticano il programma per non affrontare adeguatamente le esigenze e i diritti degli immigrati.

Come influisce l'autodeportazione sulle famiglie cubane?

La autodislocazione può essere una decisione difficile e carica di emozioni per le famiglie cubane. Tornare a Cuba implica affrontare la crisi economica e la mancanza di opportunità, ma offre anche la possibilità di riunirsi con i propri cari e recuperare un senso di appartenenza e supporto emotivo. Ogni caso è unico e le famiglie devono ponderare i vantaggi e gli svantaggi di questa decisione.

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Yare Grau

Originaria di Cuba, ma vivo in Spagna. Ho studiato Comunicazione Sociale all'Università dell'Avana e successivamente mi sono laureata in Comunicazione Audiovisiva all'Università di Valencia. Attualmente faccio parte del team di CiberCuba come redattrice nella sezione Intrattenimento.