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La piattaforma X, precedentemente conosciuta come Twitter, ha subito questo lunedì una delle sue maggiori interruzioni a livello globale.
Migliaia di utenti negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito hanno segnalato malfunzionamenti nella rete sociale, che vanno dalla lentezza nel caricamento a errori con il codice 520, associati a problemi nei server.
Elon Musk, proprietario di X, ha denunciato un "ciberattacco di massa" e ha suggerito che dietro questo evento potrebbe esserci un "gruppo coordinato o un paese di grandi dimensioni".
Entrevistato da Fox Bussines, Musk ha indicato indirizzi IP situati in Ucraina come possibili responsabili dell'attacco.
Tuttavia, il gruppo di cybersicurezza SpyoSecure ha rivelato che l'azione è stata rivendicata dall'organizzazione di hackers Dark Storm, un collettivo vicino a movimenti propalestinesi e con presunti legami con la Russia.
In un messaggio pubblicato su Telegram e successivamente rimosso, il leader di Dark Storm ha affermato che l'attacco è stato una dimostrazione della sua capacità senza motivazioni politiche.
Dark Storm si definisce come un gruppo hacktivista, ovvero che utilizza le minacce informatiche per motivi politici, non solo economici. Si definiscono propalestinesi. Un rappresentante di Dark Storm ha informato Bloomberg News che l'attacco faceva parte di uno sforzo più ampio contro Israele.
Il gruppo si è fatto conoscere nel 2023 e, secondo El Español, nel suo storico di attacchi figurano organizzazioni in Israele, Europa e Stati Uniti. Tra i loro successi rivendicati in precedenza, affermano di aver abbattuto il sito del ministero dell'uguaglianza della Spagna l'8 marzo scorso, il Giorno Internazionale della Donna.
L'attacco è avvenuto in un contesto di crescente instabilità per Musk, che affronta anche proteste contro la sua azienda Tesla negli Stati Uniti.
In particolare, il movimento "Take Down Tesla" ha organizzato manifestazioni in risposta ai tagli promossi dal Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), un'iniziativa sostenuta dal magnate. Le azioni di Tesla sono scese di oltre il 15% nell'ultima giornata di borsa, aggravando l'impatto della crisi.
Non è la prima volta che X subisce un attacco di negazione del servizio (DDoS). Lo scorso agosto, Musk ha affermato che la piattaforma era stata oggetto di un attacco simile poco prima di un'intervista con Donald Trump.
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