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La crisi energetica a Cuba continua ad aggravarsi e lunedì 10 marzo l'Unione Elettrica di Cuba (UNE) prevede un'interruzione superiore ai 1.500 megawatt (MW) nelle ore di picco.
La società statale guidata da Alfredo López Valdés ha riferito sulle sue reti sociali che il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) ha subito questo domenica interruzioni prolungate, con un impatto massimo di 1.438 MW durante la notte, una cifra superiore a quella pianificata a causa di una domanda maggiore rispetto a quella prevista.
Alle 7:00 del mattino di questo 10 marzo, la disponibilità del SEN è di appena 1.650 MW, mentre la domanda sale a 2.400 MW, generando un deficit immediato di 755 MW. Per mezzogiorno, si prevede che l'impatto raggiunga i 1.100 MW, peggiorando ulteriormente la situazione per le ore di punta della sera.
Per la notte, quando il consumo raggiunge il suo massimo, si prevede un deficit di 1.440 MW e un'impatto stimato di 1.510 MW, il che significa che gran parte del paese rimarrà senza elettricità per diverse ore.
Cause della crisi elettrica
Le interruzioni nel fornitura elettrica sono dovute a diverse anomalie all'interno del SEN. Attualmente, ci sono guasti nell'Unità 5 della Centrale Termoelettrica (CTE) di Nuevitas e nelle Unità 1 e 2 della CTE Felton.
Inoltre, sono in manutenzione l'Unità 6 della CTE Mariel, l'Unità 2 della CTE Santa Cruz, le Unità 3 e 4 della CTE Cienfuegos e l'Unità 5 della CTE Renté.
Le limitazioni termiche hanno messo fuori servizio 343 MW aggiuntivi, mentre la scarsità di combustibile tiene ferme 56 centrali di generazione distribuita, il che comporta una perdita di 383 MW.
Di fronte a questo panorama, le autorità avvertono che le conseguenze continueranno nei prossimi giorni, senza una soluzione immediata in vista, lasciando la popolazione in mezzo a una crisi energetica prolungata.
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