
Video correlati:
Il assalto e il furto dello zaino a un bambino che si stava dirigendo a scuola a San Miguel del Padrón, L'Avana, nella mattina di questo lunedì, ha suscitato grande sconvolgimento e mette di nuovo in evidenza l'allarmante insicurezza nelle strade di Cuba.
La denuncia del furto è stata effettuata da Nanette Ortiz, madre del minore, in un post su Facebook in cui avverte del pericolo che corrono i bambini cubani, a causa dell'aumento della criminalità e della mancanza di sicurezza.
La madre ha raccontato che lunedì alle 11 del mattino suo figlio è uscito di casa diretto verso la scuola dove studia, la Secundaria Básica Alejandro Herrera, situata in via 4ta e Callejón de los Rizos, nel quartiere La Corea, municipio di San Miguel del Padrón.
Momenti dopo, l'insegnante si mise in contatto con lei per informarla che il minore era stato derubato nei dintorni del centro educativo. “Gli hanno rubato lo zaino e hanno gettato i libri in strada”, affermò la madre.
Il bambino non ha subito ferite, ha assicurato Ortiz nel testo, che denota il suo dispiacere e indignazione per la rapina di cui è stato vittima il ragazzo.
“Fino a dove arriva la criminalità! Oggi è successo al mio, domani potrebbe essere il tuo,” disse all'inizio del suo scritto, e più avanti lanciò diverse domande: “Non c’è più sicurezza affinché i nostri figli possano andare a scuola? Oggi è stata la mochila, domani cosa sarà?”
“Quanto mi fa male che venga un senza scrupoli a rubare qualcosa ai bambini. Non c'è più sicurezza per le nostre strade per i nostri figli”, si è rammaricata, dando lei stessa risposta alle sue domande.
De immediato, dozzine di persone hanno sostenuto la sua denuncia e si sono solidarizzate con lei e suo figlio. Alcune hanno persino espresso il desiderio di regalargli uno zaino nuovo.
Nei commenti, c'era un'anime allerta e indignazione per l'aumento della criminalità; il pericolo che corrono i bambini nei quartieri, dove individui senza scrupoli sono capaci di aggredirli per derubarli; e la mancanza di azioni efficaci da parte delle autorità per fermare l'ondata delinquenziale che si sta vivendo nel paese.
Nel corso dell'ultimo anno, sono stati segnalati non pochi assalti a bambini e adolescenti con l'intento di rubare loro cellulari, zaini o oggetti di valore. Lo scorso novembre, i residenti di Santos Suárez hanno catturato un giovane che si dedicava ad assaltare studenti delle scuole secondarie di primo grado, ai quali strappava i telefoni cellulari con un coltello.
Giorno dopo giorno, sui social media, i cubani denunciano assalti, furti, omicidi e altri fatti violenti, che segnano la realtà quotidiana di Cuba, molto diversa dall'immagine edulcorata che cercano di far credere le autorità e i mezzi di stampa ufficiali.
Archiviato in: