“Mi hanno detto che era come Walmart”: una cubana esprime la sua delusione dopo aver visitato il nuovo Supermercato 3ra e 70

Rosy Wanderlust ha criticato il Supermercado 3ra y 70, evidenziando la sua limitata varietà di prodotti, prezzi inaccessibili per il cubano medio e differenze abissali rispetto al confronto che lo paragonava a Walmart.


Una conosciuta youtuber cubana ha visitato il neonato Supermercato 3ra y 70, situato a Miramar, Playa, con l'aspettativa di trovare una vasta gamma di prodotti; tuttavia, l'influencer ha confessato di sentirsi delusa, sottolineando che l'esercizio commerciale era lontano dal somigliare a un Walmart, come le era stato detto.

Attraverso un video sul suo canale YouTube, Rosy Wanderlust ha condiviso le sue critiche e riflessioni riguardo al negozio, che opera esclusivamente in dollari ed è rivolto a un pubblico con risorse economiche o aiuti dall'estero.

La giovane ha iniziato il suo racconto commentando il tempo che le è costato arrivare al supermercato, situato in una delle zone più esclusive dell'Avana: “Questo mercato non poteva essere aperto in mezzo al Cerro; doveva essere a Playa”, ha sottolineato con ironia, evidenziando il contrasto tra la posizione e la realtà economica della maggior parte dei cubani.

All'arrivo sul posto, ha notato la grande affluenza di persone nonostante l'ora tarda e il fatto che il negozio fosse quasi in chiusura: “Affinché poi non si dica che a Cuba non ci sono dollari, guardate quanta gente c'è qui”.

Dentro del negozio, la youtuber osservò i prodotti disponibili e mise in evidenza la limitata varietà offerta dal supermercato.

Secondo quanto ha commentato, c'era solo un tipo di ogni articolo, dalla carta igienica e detersivi fino a disincrostanti e bibite, il che l'ha portata a confrontare negativamente il negozio con un Walmart, definendolo una versione simile a quelle abituali in MLC, anche se con gli scaffali temporaneamente più pieni per essere appena inaugurato.

Sebbene abbia trovato articoli che di solito non sono disponibili in altri negozi, come mele e prodotti per la pulizia importati, ha criticato il fatto che questi fossero al di fuori della portata economica del cubano medio.

Il confronto con il famoso mercato statunitense è stato uno dei punti più salienti della sua critica: “Mi hanno detto che questo era come un Walmart, e mi sento truffata perché non ha niente a che vedere. Qui non ci sono offerte, non ci sono promozioni, non c'è varietà. È sempre la stessa cosa, solo che ora è nuovo e in dollari”, ha affermato con evidente frustrazione.

Ha anche riflettuto sui prezzi in confronto agli stipendi a Cuba: “Il cubano comune guadagna, in media, 2.000 o 3.000 pesos al mese, che equivalgono a 10 dollari. Un pacco di detersivo qui costa cinque dollari, quindi?” ha domandato.

Per lei, il negozio è inaccessibile per coloro che non ricevono rimesse o aiuti dall'estero, qualcosa che è diventato chiaro quando ha menzionato che molti dei presenti facevano videochiamate a familiari all'estero per mostrare i prodotti.

Ha anche osservato che i clienti portavano via grandi quantità di prodotti, svuotando rapidamente gli scaffali: “Vediamo quanto tempo resterà pieno. Questo ha aperto il 30 dicembre e già è mezzo vuoto”, ha commentato, anticipando che presto si trasformerà in un altro negozio con i soliti problemi di scarsità di rifornimenti.

Nel suo video, oltre alle code per pagare alla cassa, l'influencer ha mostrato la lunga fila per accedere alla carta Clásica, che è il nuovo "invenzione" promosso dal regime cubano per gli acquisti nei negozi.

“T devono venire preparati. Questo non è Walmart né Costco, questa è sempre Cuba,” ha sottolineato la giovane, che ha fatto notare che, a causa del ritardo, molti clienti abbandonano le file e lasciano i carrelli con la spesa.

Uscendo dal supermercato, Rosy ha commentato riguardo il negozio di MLC situato proprio di fronte, evidenziando le differenze in quantità e varietà di prodotti, sebbene abbia sottolineato che i prezzi in quest'ultimo erano leggermente più accessibili: “Questo è sempre Cuba. Non bisogna confondersi né lasciarsi ingannare dal luccichio di qualcosa di nuovo.”

Il video di Rosy Wanderlust, ricco di riflessioni e critiche, ha risuonato tra i suoi sostenitori e altri utenti dei social media, che hanno anche messo in discussione l'utilità di questo tipo di mercati in un contesto di profonda crisi economica per la maggior parte dei cubani.

Domande frequenti sul Supermercato 3ra e 70 a L'Avana

Perché il Supermercato 3ra y 70 ha suscitato controversie a Cuba?

Il Supermercato 3ra y 70 ha generato controversie principalmente perché accetta solo pagamenti in dollari, il che esclude la maggior parte dei cubani che percepiscono stipendi in pesos cubani. Inoltre, i prezzi sono inaccessibili per la popolazione media, evidenziando così la disuguaglianza economica nell'isola.

Quali prodotti e prezzi si possono trovare al Supermercato 3ra e 70?

Il supermercato offre una varietà di prodotti nazionali e stranieri, tra cui alimenti, bevande ed elettrodomestici. Tuttavia, i suoi prezzi sono elevati, come una bottiglia di Ron Isla del Tesoro a 779 dollari o un panettone a 15,20 dollari, superando lo stipendio medio mensile a Cuba.

In che modo l'apertura di questo supermercato ha influenzato la percezione sociale a Cuba?

L'apertura del supermercato ha esacerbato le tensioni sociali evidenziando il divario economico tra chi ha accesso alle valute e chi non lo ha. Molti cubani sentono che l'accesso ai prodotti di base continua a essere una lotta, mentre i prodotti in dollari sembrano destinati solo a coloro che ricevono rimesse dall'estero.

Quali critiche ha ricevuto il governo cubano riguardo al Supermercado 3ra y 70?

Il governo cubano è stato criticato per dare priorità alle vendite in dollari, una mossa che alcuni vedono come un incremento delle disuguaglianze nell'accesso ai beni di consumo. Molti mettono in dubbio la strategia di dipendere così tanto dalle valute straniere, mentre la maggior parte della popolazione continua a lottare con una moneta nazionale svalutata.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Squadra di giornalisti impegnati a informare sulla realtà cubana e su temi di interesse globale. In CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.