Giovane colpito dal “chimico” dorme per strada a L'Avana e suscita preoccupazione

Daniel, un giovane identificato come ex bicitaxista ad Altahabana, Boyeros, dorme per strada a causa di “il chimico”, suscitando preoccupazione e dibattito circa la mancanza di sostegno da parte dello stato.

Joven bajo los efectos de la droga conocida como "el químico" © Facebook / Asere Backagain
Giovane sotto l'effetto della droga conosciuta come "il chimico"Foto © Facebook / Asere Backagain

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Nelle ultime ore, un’immagine che ritrae un giovane che dorme in un edificio di Altahabana, nel municipio di Boyeros, presumibilmente sotto l'effetto della droga nota come “il chimico”, è diventata virale sui social media, scatenando un’ondata di preoccupazione per il ragazzo e un dibattito sull'impatto delle dipendenze nella società cubana.

L'allerta è stata lanciata da una persona identificata come Pilar Cutiño, che ha scritto sui social media: “Questo bambino sta dormendo qui nel mio edificio Los Gallos da una settimana. Consuma ‘chimici’. Altahabana”.

Post originale che ha allertato riguardo al giovane / Facebook / Asere Backagain

Asere Backagain, su Facebook, ha identificato il giovane, sottolineando gli effetti che la droga ha avuto su di lui: “Prima guidava un bicitaxi, ho visto nei commenti che si chiama Daniel, o qualcosa del genere, se non ricordo male, 'il chimico' gli ha distrutto l'esistenza”.

Captura Facebook / Asere Backagain

"È di Altahabana, speriamo che la sua famiglia possa fare qualcosa per lui, ma vedendo il suo stato devono essersi saturati nel tentare," ha sottolineato.

L'internauta ha messo in discussione la capacità del governo cubano di affrontare il crescente problema del consumo di "la sostanza" tra i giovani.

Nel suo analisi, ha sottolineato la mancanza di preparazione dello stato per affrontare questo flagello che distrugge intere famiglie e colpisce sempre di più la società cubana: “In questo paese non esiste un centro che offra un servizio di ricovero obbligatorio”, ha affermato, enfatizzando l'inesistenza di istituzioni adeguate per trattare le persone colpite dalle dipendenze.

Inoltre, ha denunciato le limitazioni dei pochi risorse disponibili, come il centro Mazmorra, che non ha una capacità sufficiente per soddisfare le esigenze di tutta L'Avana, avendo un numero ridotto di letti.

"Non c'è alcun supporto per le famiglie distrutte dalla droga. Devono sopportare di perdere tutto in un paese che ha lasciato la maggior parte dei suoi cittadini nella miseria più estrema," ha aggiunto, sottolineando come la violenza esercitata dagli stessi tossicodipendenti complichi ulteriormente la situazione.

Secondo l'internauta, le istituzioni statali rispondono con misure inefficaci, come multe o arresti brevi, perpetuando un ciclo di sofferenza.

Inoltre, ha criticato il ruolo della società in generale, descrivendola come “ignorante” per attaccare le famiglie colpite, senza però intraprendere azioni come denunciare o chiedere soluzioni.

“Non ci sono ospedali per ricoverarli, non ci sono psichiatri né psicologi, né medicinali, né la consulenza necessaria,” ha sottolineato, mettendo in discussione quali opzioni reali abbiano le famiglie per gestire queste situazioni.

Da un lato, ha messo in evidenza l'ipocrisia in alcune zone dell'Avana, come nei quartieri dove risiedono militari della FAR: “Molto vicino a Daniel, c'è un quartiere pieno di militari della FAR, ma molti dei loro figli vivono nelle stesse condizioni. Fanno una raccolta, ma i dintorni continuano a essere infetti. Non succede nulla, mentre la nazione cubana cade in una decadenza irrecuperabile”, ha denunciato.

Finalmente, con tono deciso, il messaggio avverte contro interpretazioni ingenue della situazione: “E chi ha un'idea più romantica e stupida, per favore si astenga. Vivilo e poi mi racconta la storia”, ha concluso, chiarendo che il problema delle droghe non colpisce solo gli individui, ma riflette un sintomo ulteriore della crisi strutturale che attraversa il paese.

Domande frequenti sull'impatto de "El Químico" e sulla crisi sociale a Cuba

Che cos'è "El Químico" e perché è così pericoloso?

"El Químico" è un cannabinoide sintetico progettato per imitare gli effetti della marijuana, ma è molto più potente e pericoloso. Viene prodotto clandestinamente utilizzando ingredienti tossici come formaldeide e anestetici veterinari, il che aumenta il rischio di intossicazioni e decessi per overdose. I suoi effetti possono essere devastanti sia a breve che a lungo termine, influenzando sia la salute mentale che fisica dei consumatori.

In che modo "El Químico" sta influenzando i giovani a Cuba?

"El Químico" sta generando una profonda preoccupazione a Cuba a causa dei suoi effetti devastanti sulla salute dei giovani. Il suo consumo può portare alla perdita di valori e autostima, e molti giovani si ritrovano fisicamente deteriorati e affrontano un cammino di sofferenza che può culminare nella morte per overdose. La droga è diventata popolare tra i giovani grazie al suo basso costo e alla rapida azione, il che aumenta la sua domanda e il rischio di dipendenza.

Quali azioni stanno siendo intraprese a Cuba per combattere il consumo di "El Químico"?

Le autorità cubane hanno intensificato le operazioni antidroga, arrestando persone coinvolte nella vendita di "El Químico". Tuttavia, c'è un urgente bisogno di rafforzare le strategie di prevenzione ed educazione per combattere il consumo e la distribuzione di questa pericolosa droga. La famiglia gioca un ruolo cruciale nella rilevazione precoce del consumo, stabilendo limiti e promuovendo valori, oltre a cercare aiuto professionale se necessario.

Qual è la situazione dei giovani colpiti da "El Químico" nella società cubana attuale?

La situazione dei giovani colpiti da "El Químico" è allarmante, poiché riflette non solo un problema di salute pubblica, ma anche una profonda crisi sociale. La mancanza di risorse, opportunità e di un sistema sanitario adeguato per affrontare le dipendenze complica il processo di riabilitazione. Inoltre, la crisi economica a Cuba ha aggravato il problema, spingendo i giovani a cercare rifugio in queste sostanze a causa della mancanza di prospettive e della disperazione.

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