"Il problema è rimanere intrappolati nel passato, a guardare indietro tutto il tempo. Sii grato per ciò che hai e sogna per ciò che verrà," riflette un immigrato in un messaggio che risuona con migliaia di persone che affrontano la nostalgia durante le festività natalizie.
Il creatore di contenuti Oliver Castro (@unnicaeneeu) ha condiviso un video in cui affronta come il Natale possa essere difficile per chi è lontano dal proprio paese, ma anche un'opportunità per trovare pace e godere del presente. “Il Natale non deve essere un promemoria di ciò che hai lasciato dietro,” ha affermato, riconoscendo che è facile “rimanere intrappolati nel passato e pensare a com'era la vita nel proprio paese.”
Oliver ha sottolineato che la nostalgia non deve diventare un ostacolo per andare avanti: “La nostalgia non è sbagliata, è un sentimento che ti connette a ciò che eri, ma c’è qualcosa di cui quasi nessuno parla: non puoi costruire un futuro vivendo solo di ricordi”.
Nella sua riflessione, ha posto anche una domanda diretta che invita ad agire: “Quanto tempo passerai a sostenere ciò che non esiste più?”. Per lui, la chiave è valorizzare il presente: “Non importa dove ti trovi, la tua terra sarà sempre dentro di te, ma se non vivi il tuo presente, né qui né altrove sarai davvero in nessun luogo”.
Il video ha suscitato reazioni di sostegno tra i suoi seguaci. Uno di loro ha scritto: “È difficile stare lontano dalla famiglia, ma le tue parole aiutano a trovare la forza per andare avanti”. Un altro ha commentato: “Parole che avevo bisogno di ascoltare, grazie fratello”. Sebbene alcuni abbiano riconosciuto la complessità di lasciarsi alle spalle il passato, molti hanno espresso gratitudine per la sincerità del messaggio.
Oliver ha chiuso il suo messaggio ricordando l'importanza di andare avanti: "Non emigriamo per diventare fantasmi del passato, emigriamo per costruire qualcosa di nuovo. Sei tu a prendere il controllo del tuo sogno e non devi lasciare che la vita scorra davanti ai tuoi occhi senza avere il coraggio di goderti il presente. Buon Natale, miei fratelli immigrati.”
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