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Il governo locale di Santa Clara, nella provincia di Villa Clara, ha annunciato una nuova lista di prezzi regolamentati per i prodotti alimentari di base, approvata il 20 dicembre scorso.
Gli aggiustamenti includono frutta, tuberi, cereali e ortaggi, e sono stati annunciati dal comunicatore ufficialista Henry Omar Pérez.
Tra i legumi, il fagiolo nero e il fagiolo rosso avranno un prezzo di 270 pesos al chilo, una riduzione rispetto al costo precedente di 300 pesos.
Il riso sarà venduto a 150 pesos al chilo, mentre la farina di mais sarà fissata a 80 pesos al chilo, entrambi con lievi diminuzioni rispetto ai prezzi attuali.
Nel caso della frutta, la guava costerà 45 pesos al chilo, l'ananas 60 pesos e la papaia 35 pesos.
Da parte loro, anche i tuberi sono stati adeguati: la malanga X costerà 70 pesos al chilo, mentre la malanga colocasia sarà venduta a 35 pesos. Il platano vianda sarà disponibile a 25 pesos al chilo, e il boniato e la manioca avranno un prezzo unificato di 20 pesos al chilo.
Le verdure presentano prezzi rilevanti, come il pomodoro a 140 pesos al chilo, il cetriolo a 60 pesos e il coriandolo a 15 pesos per un mazzo di 20 unità.
Inoltre, il cavolo costerà 30 pesos al chilo, mentre le lattughe avranno un prezzo di 60 pesos a mazzo. Alcuni prodotti, come la zucca, manterranno il prezzo attuale.
Sebbene il governo affermi che questa misura ha lo scopo di equilibrare l'offerta e la domanda, nella sezione commenti della pubblicazione, gli utenti hanno denunciato la mancanza di un reale rispetto dei prezzi regolamentati.
Una internauta ha commentato: “Beh, se andate alla fiera di José Martí vedrete i prezzi aggiornati molto belli sulle lavagne, ma quando andate a comprare vi dicono che quello è il prezzo per gli ispettori e che vendono il prodotto a un altro prezzo”.
Un altro cittadino ha espresso: “Non aumentate più i prezzi se non li farete rispettare, alla fiera di José Martí il mazzetto di coriandolo a 70 pesos, il vasetto di ají cachucha a 170, il chilo di ají pimiento a 400 pesos”.
Il malcontento generale riflette un problema ricorrente a Cuba, dove le misure di regolamentazione dei prezzi incontrano spesso difficoltà nell'essere efficacemente attuate.
Sebbene le autorità controllino i punti di vendita per garantire il rispetto dei prezzi, la discrepanza tra i valori ufficialmente approvati e i prezzi realmente pagati dai consumatori continua a essere una preoccupazione centrale per la popolazione.
Domande Frequenti sui Prezzi degli Alimenti a Santa Clara
Quali sono i nuovi prezzi dei generi alimentari di base a Santa Clara?
Il governo locale di Santa Clara ha stabilito nuovi prezzi regolamentati per alimenti di base come i fagioli neri e rossi a 270 pesos per libra, il riso a 150 pesos per libra e la farina di mais a 80 pesos per libra. Questi prezzi riflettono una leggera riduzione rispetto ai precedenti.
I prezzi regolamentati a Santa Clara vengono davvero rispettati?
Sebbene il governo affermi che le misure mirano a bilanciare l'offerta e la domanda, gli utenti segnalano che i prezzi regolati non vengono rispettati nei punti vendita, il che riflette una disconnessione tra i valori ufficialmente approvati e i prezzi reali pagati dai consumatori.
Quali azioni sta intraprendendo il governo per garantire il rispetto dei prezzi regolamentati?
Il governo di Santa Clara ha avviato ispezioni nei mercati locali, imponendo multe, sequestri e chiusure temporanee di esercizi commerciali per garantire il rispetto dei prezzi regolamentati. Tuttavia, queste misure non si sono dimostrate completamente efficaci, poiché continuano a persistere le segnalazioni di prezzi irregolari.
Come influisce la crisi economica sull'implementazione dei prezzi regolati a Cuba?
La crisi economica a Cuba complica l'implementazione dei prezzi regolati, poiché la scarsità di prodotti e la mancanza di risorse per una supervisione efficace aggravano il mancato rispetto di queste normative. Inoltre, il malcontento diffuso riflette l'inefficacia delle misure governative nel soddisfare i bisogni essenziali della popolazione.
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