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Il dottore in Scienze Enrique Diego Arango Arias, capo del Servizio Sismologico Nazionale di Cuba, ha informato che, dai terremoti di magnitudo 6.0 e 6.7 registrati lo scorso 10 novembre a sud-est della località di Pilón, nella provincia di Granma, sono state rilevate in totale 8.051 repliche.
Attraverso un post su Facebook, lo specialista del Centro Nazionale di Ricerche Sismologiche (CENAIS) ha precisato che, di quelle repliche, almeno 133 potrebbero essere percepibili nelle zone vicine all'epicentro.
Tuttavia, ha chiarito che non si ha conferma diretta di tutte queste a causa della mancanza di rapporti specifici sulla percepibilità.
Arango ha spiegato che questo comportamento è comune dopo terremoti di magnitudo significativa, come quelli verificatisi a novembre: “Più alta è la magnitudo di un terremoto, maggiore è il tempo durante il quale si registrano le repliche”.
I sismi originali di intensità 6.0 e 6.7 hanno suscitato grande preoccupazione tra i residenti della regione, poiché sono stati avvertiti con forza e hanno causato allerta in diverse località vicine a Pilón.
Venerdì scorso, un sisma di magnitudo 4,1 è stato registrato alle 09:04:33 UTC, con epicentro a 42 chilometri a sud-est di Pilón, nella provincia di Granma.
Arango Arias ha comunicato che il movimento tellurico, avvenuto a una profondità di 8 chilometri, è stato percepito in diverse località delle province di Granma e Santiago di Cuba.
Il CENAIS ha comunicato che non sono stati segnalati danni materiali né personali a causa di questo sisma.
In precedenza, il 9 dicembre scorso, la rete di stazioni ha registrato un sisma di magnitudo 3.4, che è stato percepito nelle province di Guantánamo e Santiago di Cuba.
Arango ha precisato che il tremore si è verificato esattamente alle 7:29 del mattino e che è stato percepito in "diverse località" delle province menzionate.
La fonte citata ha indicato che il sisma è stato localizzato alle coordinate 19.89 di latitudine nord e 75.50 di longitudine ovest, a circa 24 chilometri a sud di Caimanera, a Guantánamo. È stato registrato a una profondità di 30 chilometri.
I secondi che hanno scosso Pilón, nella provincia di Granma, il 10 novembre scorso, hanno segnato per sempre la vita dei suoi abitanti, tra cui quella di Yaniseli Ramírez Tejeda, una giovane madre di 25 anni.
"È stato un grande boato," ha raccontato Ramírez al giornale ufficiale La Demajagua, ricordando come il terreno abbia cominciato a tremare mentre cucinava nel cortile con suo figlio di due anni.
Domande frequenti sull'attività sismica nell'est di Cuba
Quante repliche sono state registrate dopo i terremoti a Pilón, Cuba?
Si sono registrate un totale di 8.051 repliche dopo i terremoti di magnitudine 6,0 e 6,7 avvenuti il 10 novembre a sud-est di Pilón, nella provincia di Granma. Di queste, almeno 133 potrebbero essere state percepite nelle zone vicine all'epicentro.
Quale impatto hanno avuto i recenti terremoti sulla popolazione di Pilón?
I sismi hanno provocato un bilancio di dieci persone ferite e almeno 3.752 edifici danneggiati, in particolare nella provincia di Granma. Molti residenti di Pilón affrontano una realtà difficile, vivendo in tende a causa dei danni alle loro abitazioni e della mancanza di risorse basilari.
Quali misure ha adottato il governo cubano di fronte alla crisi sismica in Oriente?
Il governo cubano ha installato tende per accogliere le famiglie colpite dai terremoti. Tuttavia, questa misura è stata criticata per la sua portata limitata e per la mancanza di attenzione verso altre comunità altrettanto colpite.
Come si è spiegata l'elevata quantità di repliche dopo i terremoti a Cuba?
Le repliche sono un fenomeno comune dopo terremoti di magnitudini significative, come quelli avvenuti a novembre. Secondo il capo del Servizio Sismologico Nazionale di Cuba, Enrique Diego Arango Arias, queste repliche sono dovute al riaggiustamento della zona di rottura e tendono a essere di intensità inferiore rispetto al sisma principale.
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