I sismologi cubani segnalano circa 5.800 scosse in due settimane dopo i terremoti nei pressi di Pilón

I recenti sismi vicino alla provincia di Granma, Cuba, hanno generato quasi 5.800 repliche, compromettendo gravemente le infrastrutture locali.

Registro de sismos en las últimas semanas © Cenais
Registro dei sismi delle ultime settimaneFoto © Cenais

A due settimane da un sisma premonitore di magnitudo 6.0, seguito da un terremoto di 6.7, che ha colpito la regione orientale di Cuba, in particolare la provincia di Granma, gli specialisti hanno registrato fino ad oggi un totale di 5.792 scosse di assestamento.

Il Centro Nazionale di Ricerca Sismologica (CENAIS), nel suo bollettino giornaliero, ha segnalato domenica scorsa che, del totale delle scosse di assestamento, almeno 125 sono state riportate come percepibili.

CENAIS

Sono esattamente passate due settimane da quando i forti terremoti, il cui epicentro è stato localizzato a 40 km a sud-est di Pilón, Granma, tengono con il fiato sospeso la popolazione della regione orientale.

A causa di questa attività sismica, che ha causato danni significativi all'infrastruttura scolastica di Pilón, circa 350 bambini hanno dovuto trasferirsi in una scuola temporanea allestita in una base militare con il supporto delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR).

Il giornalista Jorge Luis Ríos Frías ha informato su Facebook che il nuovo centro, intitolato “Amiguitos de las FAR”, accoglie gli studenti del semifinato Augusto César Sandino, una delle istituzioni più colpite.

Allo stesso modo, diversi residenti di Pilón affrontano una realtà difficile: continuano a vivere in tende mentre si confrontano con l'incertezza, la paura e la mancanza di risorse basilari.

Il governo ha predisposto le case di accoglienza per ospitare le famiglie colpite, una misura che ha suscitato critiche per la sua portata limitata e la mancanza di attenzione verso altre comunità ugualmente colpite.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha comunicato venerdì di aver aumentato a 78,3 milioni di dollari (75 milioni di euro) l'importo richiesto per il suo piano d'azione volto a fronteggiare i gravi danni causati a Cuba dall'impatto recente di due uragani, due terremoti di alta magnitudo e un nuovo collasso del sistema elettrico nazionale.

Inizialmente, l'iniziativa prevedeva di mobilitare 33 milioni di dollari per rispondere ai danni causati dall'urgano Óscar, che ha colpito l'estremità nordorientale dell'isola lo scorso 20 ottobre, ha riportato l'agenzia EFE.

Fino a questo momento, i terremoti hanno causato dieci persone ferite e almeno 3.752 edifici danneggiati, secondo dati ufficiali del governo.

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