Oriente di Cuba in allerta: oltre 3.600 scosse sismiche, 97 percepibili

Sono state registrate oltre 3.600 repliche sismiche nell'oriente di Cuba dopo i terremoti del 10 novembre, causando feriti e danneggiando più di 3.752 edifici nella provincia di Granma.

Daños por los sismos en Granma © La Demajagua
Danni causati dai terremoti a GranmaFoto © La Demajagua

Il Centro Nazionale di Investigazioni Sismologiche (CENAIS) ha comunicato questo sabato che sono state registrate oltre 3.600 repliche dopo i terremoti verificatisi domenica 10 novembre a sud-est del comune di Pilón, nella provincia di Granma.

“Dal momento del sisma di magnitudo 6 e 6,7 del 10/11/24, sono state registrate un totale di 3.648 repliche, di cui 97 presumibilmente percettibili,” ha comunicato il CENAIS nel suo bollettino di sabato.

Cattura dello schermo/CENAIS

Secondo il rapporto, il movimento più significativo è stato registrato alle 13:29 con una magnitudo di 3.9 nella regione della Repubblica Dominicana. Nel frattempo, nella zona di Pilón-Chivirico si sono verificati 478 terremoti con magnitudini comprese tra 0.5 e 3.3.

Cattura dello Schermo/CENAIS

Fino ad ora, le autorità cubane hanno riportato dieci persone ferite e almeno 3.752 edifici danneggiati a causa di questi eventi naturali.

Secondo quanto riferito in una sessione del Consiglio di Difesa Nazionale, con la partecipazione del governante Miguel Díaz-Canel, i feriti e la maggior parte degli edifici danneggiati si concentrano nella provincia di Granma.

Luis Rojas Yero, vice direttore tecnico della Direzione Provinciale della Vivienda a Granma, ha informato il giornale La Demajagua che sono stati registrati 513 crolli parziali, di cui 54 riguardano crolli totali, 38 crolli completi di tetto e 313 crolli parziali di coperture.

Ha indicato che il comune di Pilón presenta il maggior numero di abitazioni danneggiate, con un totale di 830, seguito da Campechuela con 759, Bartolomé Masó con 663, Buey Arriba con 445, Media Luna con 337 e Manzanillo con 248 case lesionate. Negli altri territori, il numero di danni è inferiore.

“In base a quanto riportato da architetti e specialisti, vengono condotti studi nelle zone costiere per valutare la fattibilità dei terreni nella costruzione di abitazioni e il grado di pericolosità delle stesse in occasione di fenomeni come quello del 10 novembre scorso”, ha riferito il portale di notizie.

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