Il dottor in Scienze Enrique Diego Arango Arias, capo del Servizio Sismologico Nazionale di Cuba presso il Centro Nazionale di Investigazioni Sismologiche (CENAIS), ha avvertito sui suoi profili social che la situazione è piuttosto complicata dopo la registrazione di due terremoti questa domenica a sud-est di Pilón, nella provincia di Granma.
Su Facebook, Arango ha sottolineato che "la situazione è piuttosto complicata, si segnalano molti danni a Pilón, abbiamo bisogno di conoscere eventuali rapporti sui danni".
Inoltre, ha chiarito che: “In questa zona non è probabile l'occorrenza di tsunami”.
D'altra parte, Arango –una voce autorevole nel campo della sismologia a Cuba– ha dichiarato di non poter “rispondere né a messaggi né al telefono. Non sono riuscito a pubblicare”, ha commentato, sottolineando che, in situazioni come questa, i suoi social media diventano una fonte di informazione affidabile e molto consultata.
Alle 10:50 di domenica scorsa, un terremoto di magnitudo 6.0 è stato registrato, con epicentro localizzato a 48 chilometri a sud-est di Pilón, nella provincia di Granma.
Poi, alle 12:49, è stata registrata una replica che ha raggiunto una magnitudine di 6.7 sulla scala Richter, superando il primo terremoto.
Questi eventi sismici hanno messo la popolazione dell'oriente di Cuba in uno stato di allerta, portando migliaia di persone a uscire in spazi pubblici, considerati sicuri, in previsione di possibili scosse di assestamento.
Diversi utenti sui social media hanno segnalato la percezione in diverse province della parte orientale di Cuba, così come nella regione centrale.
A Pilón, Granma, è dove fino ad ora si concentrano i danni più significativi.
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