La città di Camagüey è stata svegliata martedì da un messaggio di protesta in calle Cristo, tra Santa Catalina e Bembeta, dove è comparsa la frase "Abajo el comunismo", un'espressione forte di malcontento verso il regime cubano e i suoi governanti.
Secondo quanto riportato sul profilo Facebook "ElMatero Cubano Uy", il messaggio è stato scritto nelle prime ore del mattino, proprio di fronte alla stessa strada di Santa Catalina, e l'utente ha scherzato menzionando che faceva parte della serie "Pinta tu pedacito".
Non è la prima volta negli ultimi mesi che compaiono frasi contro il governante Miguel Díaz-Canel e tutta la sua cricca, che hanno ridotto in miseria un’intera popolazione stanca di crisi e promesse non mantenute.
Nel mese di marzo, un enorme striscione è apparso dipinto a Matanzas dopo l'intensa giornata di proteste vissuta domenica 17 marzo (17M). "Díaz-Canel singao", si poteva leggere a centinaia di metri.
Una foto inviata a CiberCuba da un collaboratore anonimo ha mostrato l'enorme frase sul muro della popolare Playa del Tenis nel viadotto della città.
L'evento è avvenuto durante le prime ore di questo lunedì, poche ore dopo la conferma di una protesta di massa nel villaggio matancero di Cárdenas, dove i residenti si sono riversati in strada protestando con coperchi, unendosi così alle manifestazioni che si stavano registrando in quel momento in diverse località dell'isola.
Tuttavia, tre giorni prima si era già a conoscenza di altri che erano comparsi in zone dell'Avana e di Artemisa, anche mentre si segnalavano episodi di militarizzazione nelle strade.
Immagini pubblicate da Periódico Cubano mostrano il muro di un'abitazione su cui è stata scritta la frase "Patria y Cambio C13". Questi graffiti sono comparsi a La Víbora, municipio dell'Avana Diez de Octubre.
È aumentata anche la tensione a San Antonio de Los Baños, nella provincia di Artemisa, dopo una giornata caratterizzata da cartelli antigovernativi affissi su vari pali della luce.
I volantini dicevano "Giorno Zero" e esortavano a "liberare la patria da coloro che la tengono immersa nella miseria".
Altri affermavano che "Cuba prima è un movimento nazionale per un domani libero in cui costruiamo un futuro prospero con tutti e per il bene di tutti".
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