Argentini difendono la presenza del Che e del comunismo alla Marcia del Orgoglio LGBT a Buenos Aires

Difendono la figura di Che e il comunismo durante la Marcha del Orgullo LGBT di Buenos Aires, nonostante l'omofobia del guerrigliero. Influencer e partecipanti discutono la contraddizione della sua presenza.


Durante la Marcha del Orgoglio 2024, svoltasi sabato scorso a Buenos Aires, Argentina, un partecipante ha difeso con fervore la presenza di Ernesto ‘Che’ Guevara e del comunismo nella manifestazione, affermando che il guerrigliero era “un rivoluzionario”.

L'influencer Lizard (@lizard__ok) ha condiviso su TikTok la sua sorpresa nel vedere persone difendere il socialismo e l'immagine del Che durante la marcia del pride LGBT, considerandolo contraddittorio per le posizioni di Guevara contro gli omosessuali e la sua visione del “uomo nuovo”.

“Sempre presente”, rimarcò una giovane che teneva in mano una bandiera rossa con l'immagine nera del Che.

La lucertola rispose: "Sapevi che il Che era completamente contro gli omosessuali? Li odiava".

La risposta è arrivata da un argentino di una certa età: “Come tutta la società.”

Il tiktoker ha quindi conversato con il signore: “Perché porta la bandiera del Che?”

“Perché era un rivoluzionario”, rispose l'argentino, che riconobbe la sua ideologia comunista.

L'influencer ha opinato che risulta contraddittorio esibire l'immagine del Che a una marcia del pride, considerando la sua posizione nei confronti degli omosessuali.

“Se è per questo, non si può parlare di Aristotele né di nessun altro. Le società erano discriminatorie e le persone di sinistra eravamo parte e siamo parte della società”, ha sottolineato l'argentino.

“Io sono comunista, vivo nel capitalismo e non posso sfuggire a questa realtà,” ha sottolineato il signore, evidenziando che il comunismo non può essere costruito in un solo paese, ma deve essere un fenomeno internazionale.

Il tiktoker, sebbene rispettoso, ha trovato contraddittorio che l'immagine del Che e del comunismo venissero difese in una marcia per l'orgoglio: il guerrigliero era noto per la sua omofobia e per aver incarcerato centinaia di omosessuali in campi di lavoro, mentre il comunismo, rappresentato dal suo maggiore "risultato", l'Unione Sovietica, perseguitò la comunità LGBT pochi anni dopo che Stalin salì al potere.

L'uso dell'immagine del Che ha sempre suscitato polemiche.

A maggio, la cantante Madonna ha reso omaggio a Guevara durante il concerto storico che ha tenuto sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro.

"Lo spettacolo di Madonna ha reso omaggio al terrorista comunista Che Guevara. Dettaglio: il pubblico era composto da migliaia di omosessuali, uno dei gruppi più perseguitati dal rivoluzionario a Cuba," ha sottolineato la giornalista Fernanda Salles sui social.

Il tatuatore cubano Anyelo Ametller ha suscitato polemiche su Internet dopo aver confessato che non tatua simboli comunisti nemmeno se gli offrissero migliaia di euro, affermando che la sua decisione è dettata da una questione morale.

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