Il governo cubano quintuplica le tasse sulle compravendite di immobili

Il regime cubano quintuplica le imposte sulla compravendita di abitazioni, giustificando così la misura con la necessità di correzione fiscale e l'adeguamento ai prezzi di mercato, nonostante le preoccupazioni per l'inflazione e l'alto costo della vita.

Casas en Cuba © CiberCuba
Case a CubaFoto © CiberCuba

Il regime cubano ha annunciato un drastico aumento delle imposte associate alla compravendita di immobili tra privati, una misura inserita nella recente Risoluzione 313/2024 del Ministero delle Finanze e dei Prezzi (MFP) e che fa parte del pacchetto economico che era stato messo in pausa all'inizio dell'anno.

La norma, pubblicata nella Gaceta Oficial No. 102, stabilisce che i valori di riferimento delle proprietà —utilizzati per calcolare questi tributi— saranno quintuplicati con l'obiettivo di correggere quelle che il governo definisce “distorsioni fiscali” e migliorare le entrate del bilancio statale.

Secondo le informazioni ufficiali, questo aumento mira ad allinearsi con i prezzi attuali del mercato immobiliare, dove, secondo il regime, le abitazioni vengono vendute a prezzi che superano fino a dieci volte i valori di riferimento precedenti, in vigore dal 2017.

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La misura è il risultato di studi dell'Ufficio Nazionale di Amministrazione Tributaria (ONAT), che indicano che i valori precedenti non riflettono né l'inflazione né le attuali condizioni economiche dell'isola, come riportato nella pubblicazione del quotidiano ufficiale Granma.

La Risoluzione entrerà in vigore dal prossimo 15 novembre e avrà un impatto sia sull'imposta sulle Trasmissioni di Beni e Eredità, che pagano gli acquirenti, sia sull'imposta sui Redditi Personali Occasionali, applicabile ai venditori.

Il MFP sostiene che questo aggiornamento mira a colmare il divario tra i prezzi di mercato e i valori dichiarati nelle transazioni, frenando così la sottovalutazione dei prezzi e la violazione dei pagamenti.

La normativa include anche una nuova classificazione per gli immobili in cinque zone distinte, in base alla loro tipologia, posizione e caratteristiche costruttive, che favoriranno il governo, come quelle "abitazioni situate nei municipi di Playa, Plaza de la Revolución, La Habana Vieja, Trinidad, Cárdenas (Varadero) e Viñales, poiché considerate Zone di Alta Rilevanza per il Turismo".

In questi casi "il valore di riferimento viene determinato tenendo conto delle basi di calcolo", afferma la normativa pubblicata nella Gazzetta.

Questo permetterà al regime di fare "un calcolo più preciso dei valori di riferimento in base al tipo di immobile". Inoltre, il MFP specifica che il pagamento delle tasse dovrà avvenire al momento della formalizzazione della trasmissione di proprietà presso un notaio, una misura che mira a "ridurre i tassi elevati di morosità registrati".

Un'altra novità è la facoltà concessa ai Consigli di Amministrazione municipali di ridurre fino al 10% il valore referenziale minimo degli immobili situati in zone suburbane, in base al loro valore di commercializzazione e alle condizioni strutturali.

Questa decisione fa parte di un pacchetto di misure economiche che ha incluso recenti aumenti delle tariffe e dei prezzi nel Paese.

Sebbene le autorità affermino che l'aggiustamento mira a "rilanciare l'economia", la norma ha suscitato preoccupazione tra i cubani, che già si trovano ad affrontare alti costi della vita in un contesto di inflazione galoppante e un mercato immobiliare i cui valori sono crollati bruscamente a causa dell'emigrazione, della scarsità di risorse e della disperazione di vivere nell'isola.

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