Carlos Varela anticipa un frammento del suo nuovo brano: "Questo non ce la fa nessuno".

“Elefantes” promette di essere il nuovo successo musicale del cantautore che ha già rappresentato la decadenza del regime della “continuità” con la canzone “La feria de los tontos”.


Se viene un nuovo tema del cantautore cubano Carlos Varela, e promette di essere un nuovo successo musicale di un artista contestatario che ha già ritratto la decadenza del regime della “continuidad” con la canzone “La feria de los tontos”, pubblicata a dicembre 2021.

Sotto il titolo di “Elefanti”, l'autore di brani iconici degli anni '90 a Cuba sembra tornare in attacco, a giudicare dai frammenti di video che ha condiviso attraverso i suoi social media.

“Lavorando alla canzone ‘Elefantes’ del mio nuovo disco”, ha scritto Carlos Varela in un reel di Facebook in cui si vede lavorare insieme a un tecnico del suono.

In appena mezzo minuto di video, si ascoltano frammenti di una canzone che suggeriscono una critica al regime cubano e alla critica situazione alla quale ha condotto il suo dominio violento per oltre sei decenni.

“Questo non c'è chi lo sopporti”, si sente cantare Carlos Varela mentre realizza il mix di suoni nello studio di registrazione. Il verso si interrompe, ma le sei parole sono sufficienti per intuire verso dove va il testo di “Elefantes”, un brano che farà discutere quando finalmente verrà pubblicato.

Nel agosto del 2021, il musicista ha utilizzato la stessa strategia di promozione per lanciare il suo brano “La feria de los tontos”, di cui ha offerto frammenti attraverso i suoi social media.

"È da più di un anno che compongo La Feria de los Tontos e ora sento che comincia a respirare. Vi lascio questo frammento registrato con i miei fratelli di Sweet Lizzy Project," ha scritto il compositore nel suo profilo Facebook accanto alla registrazione negli House of Blues Studios, a Nashville, nel Tennessee.

Il tema, finalmente pubblicato a dicembre di quell'anno -seguito nella storia di Cuba dalle massicce proteste dell'11 luglio- è diventato un successo e un inno per i cubani che denunciano la dittatura.

"Venite, venite/ alla Casa dei Giochi/ dove si distribuisce la paura/ e tutti portano una benda e un bastone da ciechi./ Venite/ a ballare con i clown,/ il passetto del fallimento,/ regalando un sorriso e vendendo abbracci", dice il frammento del video clip, girato in bianco e nero e in cui si vede l'artista cantare dentro a un televisore antico.

Cosa ne pensi?

COMMENTARE

Archiviato in:


Hai qualcosa da segnalare? Scrivi a CiberCuba:

editori@cibercuba.com +1 786 3965 689