Willy Chirino ha condiviso sui social un messaggio toccante dopo la morte di El Taiger, insieme a un frammento di un'intervista che il reguetonero aveva dato a Enrique Santos.
"Questo video è stato pubblicato oggi da Enrique Santos e per la seconda volta in una settimana Jose mi ha commosso con le sue parole. In qualche modo, senza condividerlo con lui, ha capito molto chiaramente quale è stato il mio comportamento con gli artisti cubani dell'altra riva che ho incontrato nel mio percorso dagli anni '80", ha scritto Willy all'inizio della sua pubblicazione, in cui si è riferito alla faccia umana di El Taiger.
"Ieri ci ha lasciato El Taiger e mi fa molto male la sua partenza, poiché so che dietro quella facciata di uomo ribelle, che non seguiva i modelli imposti dalle leggi, c'era un uomo di buon cuore, amico dei suoi amici che si dava da fare e che aveva ben chiaro come arrivare al pubblico con le sue canzoni," ha continuato.
Chirino ha ricordato, inoltre, un momento speciale in un concerto recente: “Il giorno in cui sono andato a vederlo al suo concerto al Flamingo, le sue prime parole prima di cantare sono state '¡Viva Cuba libre!' urlate a pieni polmoni, e durante lo spettacolo ha alzato la voce per urlare di nuovo '¡Vivan los Estados Unidos!'”.
Willy ha chiuso il suo messaggio lamentando la perdita e inviando le sue condoglianze: "Oggi piangono milioni di seguaci del tuo lavoro, piangono i tuoi amici e soprattutto la tua famiglia, e a tutti loro va il mio più sentito condoglianze… Per te, José, ti spetta volare altissimo, ma senza allontanarti in spirito da tutti noi che sentiamo la tua morte sulla nostra pelle. Prego per il tuo eterno riposo".
Pochi giorni prima del tragico epilogo, quando il reguetonero si trovava in condizioni critiche in ospedale dopo aver ricevuto un colpo alla testa, Willy gli aveva mostrato il suo supporto e i suoi desideri di pronto recupero: “Oggi sono con te, José, e prego Dio di rivederti nuovamente sul palco… Speriamo che un giorno possiamo cantare insieme in una Cuba libera”, disse in quell'occasione, unendosi alle catene di preghiera per il giovane urbano.
El Taiger, il cui vero nome era José Manuel Carvajal Zaldívar, è stato una delle figure più riconosciute del genere urbano a Cuba.
Con una carriera segnata da successi come "La Historia", "Coronamos", "Washy Pupa", "La Guariconfianza", "Papelito", "Habla Matador", tra molti altri, si è distinto per il suo stile unico e la sua capacità di connettersi con il pubblico. Nel corso della sua carriera ha lavorato con artisti di fama e si è sempre mantenuto fedele alle sue radici cubane, portando la sua musica su palcoscenici internazionali.
La sua morte ha lasciato un vuoto nella scena del reguetón, ma il suo lascito continua a vivere tra i suoi seguaci e l'industria musicale.
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