Il periodico ufficiale Trabajadores ha pubblicato nella sua edizione digitale un breve commento in cui tratta l'evento avvenuto giovedì scorso con il reguetonero cubano José Manuel Carbajal Zadívar, di 37 anni, artisticamente conosciuto come El Taiger, e in cui accusa di essere stato vittima “di una società violenta come quella statunitense”.
Con la firma del direttore del suddetto mezzo, Joel García León, sono predominanti le riconosciute linee ideologiche che il Partito Comunista e le sue organizzazioni stabiliscono per il giornalismo cubano.
Il giornalista sottolinea che la notizia riguardante l'attentato subito da El Taiger giovedì scorso, che lo tiene in stato critico in un ospedale di Miami, deve essere riportata in modo obiettivo, nonostante le controversie attorno all'artista e al suo stile di vita. Inoltre, enfatizza che la vita di un essere umano è al di sopra di qualsiasi giudizio sociale o preferenze musicali.
Tuttavia, non perde l'occasione per criticare la politica degli Stati Uniti, sottolineando che esistono violenza e insicurezza, anche in settori dove vivono gli artisti. L'articolo insinua che questi problemi contrastano con l'immagine idealizzata che esiste di quel paese.
“Ma questo post non è per polemizzare sulla musica. Solo per illustrare che la vita di José Manuel Carbajal Zaldívar è al di sopra di tutto e essere vittima di una società così violenta come quella statunitense (che sia stato per qualsiasi motivo) non è un’eccezione, ma la regola,” si menziona in uno dei suoi paragrafi.
Infine, anche se non menziona specificamente la situazione di Cuba in modo diretto, cerca di giustificare la mancanza di informazioni sull'evento nella stampa nazionale, mentre la notizia ha raggiunto risonanza in vari media internazionali.
L'indagine sull'incidente in cui il reguetonero cubano ha ricevuto un colpo alla testa è ancora in corso.
Decine di cubani si sono riuniti nella notte di questo venerdì in una catena di preghiera per la guarigione di El Taiger, portando candele bianche.
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