Le autorità dello stato di Quintana Roo, in Messico, sono sulle tracce di un'insolita banda criminale composta da cittadini cubani e persone che si spacciano per comunicatori stampa con l'obiettivo di rubare e commettere altre malefatte.
L'organizzazione è stata collegata ad attività illecite come furto di veicoli, estorsione e sequestro, il che ha motivato un'indagine della Fiscalía General del Estado (FGE) che risale a diversi mesi fa, come riportato dalla stampa locale messicana.
La banda, caratterizzata dalla sua sofisticatezza e violenza, ha operato principalmente nella città di Cancún.
I delinquenti si spacciano per reporter e comunicatori per ottenere informazioni riservate e accedere a aree ristrette, il che ha permesso loro di operare con relativa impunità.
Utilizzano quella facciata e si presentano con abilità come professionisti dei mezzi di comunicazione, il che rende difficile la rilevazione delle loro attività criminali.
L'indagine è iniziata con la denuncia del furto di una motocicletta, ma si sospetta che i membri di questa banda siano implicati nel furto di altri veicoli e persino di imbarcazioni che poi smontano e vendono a pezzi.
Oltre alla Procura dello Stato, la Procura Specializzata per Affari Interni ha aperto un fascicolo di indagine contro un pubblico ufficiale dopo una denuncia per fatti possibilmente costitutivi di reato.
La stampa messicana assicura che non è la prima volta che i criminali si nascondono dietro l'apparenza di comunicatori, poiché ci sono stati casi precedenti in cui falsi reporter sono stati scoperti nei bilanci di cellule del crimine organizzato.
Nel frattempo, la FGE ha avviato una serie di operazioni per catturare i membri dell'organizzazione e ha esortato la popolazione a segnalare qualsiasi attività sospetta e a collaborare con le indagini in corso.
Fino alla chiusura di questa nota, non ci sono altri dettagli relativi al presunto numero di membri che avrebbe la banda.
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