Militari sparano per errore a un camion che trasportava migranti cubani in Messico.

Nel veicolo viaggiavano 33 migranti di diverse nazionalità, tra cui egiziana, nepalese, cubana, indiana, pakistana e araba. Quattro sono morti sul posto e 12 feriti sono stati trasferiti in un ospedale a Huixtla, dove sono deceduti altri due.

Camión que transportaba a migrantes © Facebook / Índice Chiapas
Camion che trasportava migrantiFoto © Facebook / Índice Chiapas

Un tragico incidente avvenuto martedì nel tratto stradale Villa Comaltitlán-Huixtla, nello stato di Chiapas, Messico, ha lasciato sei migranti morti e diversi feriti dopo che i militari hanno aperto il fuoco per errore contro un furgone che trasportava migranti di diverse nazionalità, inclusi i cubani.

La Secretaría de la Defensa Nacional (SEDENA) ha emesso un comunicato stampa sui social media X informando che, circa alle 20:50, membri dell'esercito si stavano preparando a effettuare riconoscimenti terrestri quando hanno rilevato un veicolo tipo pick up che procedeva ad alta velocità.

Il conducente del veicolo, nel vedere il personale militare, ha effettuato manovre evasive. Dietro il pick up si stavano muovendo due furgoni con cassone, "come quelli usati da gruppi delinquenziali in quella regione", ha indicato il comunicato.

Ha indicato che il personale militare ha creduto di sentire delle detonazioni, motivo per cui due elementi hanno azionato il loro armamento, "fermandosi una delle camionette di redilas".

Sulla camionetta colpita dai proiettili viaggiavano 33 migranti di varie nazionalità, tra cui quattro sono morti sul posto e 12 sono rimasti feriti, venendo trasferiti all'Ospedale Generale di Huixtla, dove altri due sono deceduti.

Il testo del documento indica che i migranti erano di diverse nazionalità, tra cui egiziana, nepalese, cubana, indiana, pakistana e araba.

I 17 migranti che sono risultati illesi sono stati posti sotto la custodia dell'Istituto Nazionale di Migrazione.

I militari responsabili sono stati allontanati dalle loro funzioni, mentre la Procura Generale della Repubblica e la Procura della Giustizia Militare indagano sull'incidente per determinare le responsabilità.

Il comunicato ha indicato che è stata stabilita una coordinazione con la Segreteria delle Relazioni Estere affinché rimanga in contatto con le ambasciate corrispondenti.

Inoltre, ha sottolineato che il SEDENA, nell'ambito delle sue competenze, "ribadisce il suo impegno ad agire con rigoroso rispetto dello Stato di diritto, sotto una politica di zero impunità, e rimane attento alle richieste delle autorità civili per il chiarimento dei fatti".

Il portale di notizie Diario del Sur ha informato che le due migranti decedute all'arrivo in ospedale a causa della gravità delle loro ferite sono state identificate come Selvia, di 18 anni, e Neima, di 42 anni, entrambe donne provenienti dalla Repubblica d'Egitto.

Nella sala di emergenza dell'ospedale sono stati assistiti 12 migranti feriti, tra cui tre di nazionalità egiziana: Salas, di 50 anni; Salas, di 14 anni; e Aya, di 30 anni. Hanno ricevuto assistenza medica anche quattro migranti nepalese: Oli, di 21 anni; Dinesh, di 23 anni; Subasta, di 28 anni; e Shajan, di 24 anni.

Secondo Diario del Sur, è stato ricoverato anche un uomo di 29 anni, originario del Pakistan, insieme ad altre quattro persone ancora non identificate.

Inoltre, hanno indicato che le quattro persone decedute nel luogo dell'incidente e le due donne che sono morte all'arrivo in ospedale sono state trasferite al Servizio Medico Forense (SEMEFO), a bordo del veicolo dei servizi peritali della Procura Generale dello Stato Zona Costa.

Cosa ne pensi?

COMMENTARE

Archiviato in:


Hai qualcosa da segnalare? Scrivi a CiberCuba:

editors@cibercuba.com +1 786 3965 689