Il Generale di Corpo d'Esercito Ramón Espinosa Martín, primo vice ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), è deceduto nel pomeriggio di martedì a 85 anni.
La nota ufficiale delle FAR, riprodotta nei mezzi di stampa, non ha precisato la causa del decesso e si è limitata a indicare che è morto "in modo repentino".
Oltre al suo incarico nelle Forze Armate, Espinosa Martín era membro del Bureau Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC) e deputato all'Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
Ostentava anche i titoli di Eroe della Repubblica di Cuba e del Lavoro, secondo quanto riferito dalla breve nota ufficiale, che faceva riferimento al suo "brillante curriculum di servizi alla Patria e alle FAR".
Il cadavere dell'ottantenne generale sarà cremato e le ceneri depositate nella sala Granma del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie fino a quando non si svolgeranno le onoranze funebri.
Il governante Miguel Díaz-Canel ha lamentato attraverso una pubblicazione su X la scomparsa dell'alto ufficiale militare cubano.
"Con profondo dolore per la partenza fisica del generale di Corpo d'Esercito Ramón Espinosa Martín. Abbraccio i suoi compagni delle FAR e i suoi familiari e amici. Il leggendario eroe di Cabinda continuerà a ispirare i coraggiosi militari cubani. Fino a sempre, caro compagno", ha scritto Díaz-Canel.
Nato il 12 marzo 1939 in una famiglia contadina a Camajuaní, antica provincia di Las Villas, Espinosa Martín si unì alla lotta clandestina contro Fulgencio Batista negli anni '50 come parte del Movimento 26 di Luglio.
Poi si unì alla guerriglia del Direttorio Rivoluzionario 13 Marzo nella Sierra dell'Escambray e divenne secondo capo del Comando “Menelao Mora”.
Dopo il 1959 rimase nell'Esercito, studiò militare a Cuba e nell'Unione Sovietica e avanzò progressivamente nel campo delle FAR.
Nella guerra di Angola fu capo degli istruttori cubani nel 1975, dove guidò la conosciuta battaglia di Cabinda, nella quale rimase gravemente ferito.
Successivamente, fu capo della missione militare cubana in Etiopia tra il 1980 e il 1982.
Al suo ritorno fu nominato Capo dell'Esercito Orientale, incarico che ricoprì per oltre vent'anni.
Nel curriculum di Ramón Espinosa Martín risulta aver presieduto il tribunale militare che condannò a morte il generale Arnaldo Ochoa e impose alte pene detentive per altri alti ufficiali nel 1989.
Nel 2001, Espinosa Martín fu promosso a Generale di Corpo d'Esercito, il rango più alto dopo Generale d'Esercito, e nel 2009 fu designato vice ministro delle FAR. Nel 2021 assunse l'incarico di primo vice ministro.
Membro del Comitato Centrale del PCC dal 1980, faceva parte del Bureau Politico dal 1997 e fu deputato all'Assemblea Nazionale per diverse decadi.
Fu autore di due libri sulle sue esperienze nella battaglia di Cabinda e nella lotta guerrigliera a Cuba, e ricevette numerose onorificenze.
La morte di Ramón Espinosa Martín si aggiunge a quella di altri quattro generali cubani: Romárico Vidal Sotomayor, Juan Antonio Hernández Hernández, Jorge Luis Guerrero Almaguer e Juan Israel Cervantes Tablada.
Il decesso di vecchi generali cubani come Ramón Espinosa Martín e altri "storici" espone l'urgenza di un ricambio generazionale che potrebbe aprire la strada ai cambiamenti di cui il paese ha tanto bisogno.
Quei alti comandi, formati nella rigidità ideologica e militare di un sistema che ha mantenuto Cuba in un stagnante politico ed economico, simboleggiano un passato che ha soffocato ogni tentativo di apertura o riforma significativa.
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