Il servizio delle gacelas (MetroTaxi) a L'Avana è stato nuovamente colpito martedì dalla mancanza di carburante, appena due mesi dopo che questo popolare mezzo di trasporto era stato paralizzato a luglio per la stessa ragione.
Così ha informato la pagina Facebook Transportación Habana TH, segnalando che l'instabilità nell'approvvigionamento ha temporaneamente messo fuori circolazione la maggior parte di questi veicoli.
Secondo il comunicato, nei prossimi giorni si prevede che solo due o tre gazzelle possano operare in tutta la capitale, un numero minimo che evidenzia la gravità della situazione.
Inoltre, hanno informato che non si ha chiarezza su quando il servizio sarà normalizzato, acuendo la crisi nel trasporto passeggeri nella capitale cubana.
Questa situazione è stata denunciata da Javier Trujillo nel gruppo Facebook "Reporte de Rutas en Tiempo Real", sottolineando che per mercoledì non ci sarà disponibilità di carburante.
"Ci è arrivata una segnalazione che domani non ci saranno Gacelas in circolazione, potrebbero essercene due o tre, ma non c'è carburante per rifornirle," ha sottolineato.
L'affectazione al popolare servizio di trasporto è un'altra chiara evidenza della crisi di combustibile che soffre Cuba, la quale non sembra avere fine.
Riguardo a questa scarsità, recentemente il Ministro dell'Energia e delle Miniere di Cuba, Vicente de la O Levy, ha assicurato che il combustibile che potrebbe alleviare la crisi dei blackout “è nei porti cubani”, ma non viene scaricato.
Il giornalista ufficialista Lázaro Manuel Alonso ha condiviso su Facebook le dichiarazioni rilasciate dal titolare del ramo, ironicamente durante l'inaugurazione della Terza Fiera Internazionale delle Energie Rinnovabili.
Vicente de la O Levy ha affermato che il combustibile “è nei porti cubani sulle navi” e che presto ci sarà una soluzione per il suo scarico.
Il ministro ha sottolineato che, in un “sacrificio finanziario del paese”, è stata pianificata la scarico del combustibile, presentando come un grande traguardo il fatto che “si pagano settimanalmente elevate somme di denaro”.
Nonostante il regime cubano abbia dimostrato la propria incapacità di risolvere la crisi dei trasporti, la risposta del governo è stata quella di concentrarsi ad attaccare coloro che, attraverso iniziative private, riescono a mobilitare i passeggeri.
Così è stato dimostrato con le dichiarazioni che, lo scorso giugno, sono state fornite dal primo ministro cubano, Manuel Marrero Cruz.
Marrero si è mostrato infastidito durante un tour nel comune di Antilla, nella provincia di Holguín, dove di fronte ai trasportatori statali ha di nuovo attaccato coloro che svolgono questa attività nel settore privato.
"Come può un trasporto privato muoversi e quello statale essere paralizzato? Il giorno in cui non c'è carburante, non c'è per nessuno, ma non può essere che ci sia garanzia per il privato e per lo statale no, che è il prezzo modico per la popolazione," ha detto il primo ministro come parte delle sue dichiarazioni.
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