La Unión Eléctrica di Cuba (UNE) ha annunciato questo lunedì un'assenza di oltre 800 MW durante l'orario di punta, a causa di un deficit di capacità di generazione, per guasti delle unità e insufficiente disponibilità di carburante.
Sulla sua pagina della rete sociale Facebook, l'azienda ha comunicato che la domanda massima stimata sarà di 3200 MW, mentre la disponibilità raggiungerà solo 2450 MW, il che genererà un déficit di 750 MW, “pertanto, se le condizioni previste rimarranno tali, si prevede un impatto di 820 MW in questo orario”.
Alle 07:00, il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) registrava una disponibilità di 2250 MW rispetto a una domanda di 2555 MW, il che ha già provocato un'impatto di 375 MW.
Le avarie in diverse unità importanti, come l'unità 8 della CTE Mariel, l'unità 5 della CTE Rente, l'unità 1 della CTE Santa Cruz e l'unità 2 della CTE Felton, così come le limitazioni nella generazione termica, con un totale di 496 MW fuori servizio, aggravano la situazione.
In aggiunta, 52 centrali di generazione distribuita e la patana di Regla sono fuori servizio per mancanza di carburante, il che influisce su altri 390 MW.
Nonostante si preveda il reintegro di alcune unità per l'orario di punta, come l'unità 1 della CTE Santa Cruz (80 MW), la patana di Regla (45 MW) e l'unità 1 della CTE Felton (70 MW), l'impatto continuerà a essere significativo.
Durante la giornata precedente, il servizio elettrico è stato influenzato per 24 ore, con un massimo di 859 MW alle 23:00, superando quanto pianificato a causa di una domanda maggiore del previsto, aggiunge la nota.
I blackout a Cuba sono un problema ricorrente che colpisce la popolazione cubana da decenni. Sono principalmente dovuti alla mancanza di investimenti e manutenzione nell'infrastruttura elettrica del paese, così come alla dipendenza da combustibili importati per generare energia.
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