Un utente della sanità pubblica a Cuba ha registrato un video che mostra l'affollamento e l'estrema insalubrità che devono sopportare i pazienti dell'ospedale di San José de las Lajas, nella provincia occidentale di Mayabeque. "Guarda la schifezza che c'è qui dentro", si sente dire dalla persona che ha mostrato un bagno intasato con feci e una sala completamente affollata di malati senza alcun tipo di privacy, come riporta su Instagram il post di JavierDíaz_TV.
Queste immagini sgradevoli si allineano con quanto accade e sono già state viste nei centri ospedalieri di altre province di un paese che è passato dall'essere orgoglioso di essere una potenza medica mondiale a nascondere la strage che ha avuto luogo a Cuba durante la pandemia di coronavirus, con centinaia di morti non contabilizzati. A questo bisogna aggiungere l'epidemia di Oropouche, che si è espansa in tutto il paese; il dengue, lo Zika e tutte le malattie che il sistema di salute cubano è incapace di tenere sotto controllo per, tra le altre ragioni, la sua negligenza nella raccolta dei rifiuti dalle strade. Infatti, ci sono studi che calcolano che il regime smette di raccogliere ogni giorno tre piscine di rifiuti.
Ciò che sta accadendo nell'ospedale di San José de las Lajas non è un caso isolato. Lo scorso maggio la youtuber cubana Raisa Zequeira ha condiviso con i suoi follower com'è una giornata nell'Ospedale Pediatrico Provinciale di Artemisa, dove è stato ricoverato suo figlio di quattro anni. Le immagini mostrano la grave crisi che attraversa il sistema di Salute Pubblica a Cuba. Alla carenza di farmaci, alla scarsità di materiali medici e all'infrastruttura ospedaliera deteriorata si aggiungono le condizioni insalubri dell'ospedale.
Dietro allo stato deplorevole degli ospedali cubani c'è la mancanza di investimenti statali in un servizio pubblico essenziale e l'esportazione-sfruttamento di medici, che vengono inviati in missioni all'estero, lasciando sull'Isola poco personale, in molte occasioni, poco preparato.
Secondo il rapporto dell'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI), da gennaio a giugno 2024 il regime cubano ha destinato quasi il 40% dei suoi investimenti ad attività legate al turismo, mentre l'investimento in Salute e Assistenza Sociale è 14 volte inferiore, un fatto che è stato severamente criticato dagli economisti.
Lo peggiore di tutto è che questo devio di risorse verso il settore turistico non sta dando risultati. Nonostante il regime cubano investa 14 volte di più nel turismo rispetto alla salute pubblica e all'assistenza sociale, l'arrivo di visitatori non aumenta nell'Isola, il che rende difficile il raggiungimento dell'obiettivo di recuperare i numeri prepandemia, poiché nel 2019 arrivarono nel paese 4,2 milioni di turisti. Secondo i dati pubblicati dall'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI), Cuba ha registrato 1.905.644 viaggiatori da gennaio a luglio 2024, numeri che risultano inferiori a quelli contabilizzati nello stesso periodo dell'anno scorso.In totale, nei primi sette mesi di quest'anno sono arrivati sull'Isola 15.263 viaggiatori in meno.
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