Video correlati:
In mezzo all'acuirsi della crisi economica e all'intensificarsi dei blackout, l'agenzia funebre del paese di San Antonio de Cabezas, nel comune matancero di Unión de Reyes, è stata trovata mercoledì mattina con diversi cartelli dipinti a segnalare una protesta.
“Zero blackout e più cibo è il grido del popolo,” ha scritto il giornalista Mario Pentón su Facebook, dove ha condiviso le immagini che mostrano come i cartelli abbiano coperto diverse pareti.
Pentón ha espresso ironicamente: “Almeno li costringeremo a dipingere l'agenzia funebre”. Tuttavia, l'intenzione dei cartelli come espressione del malcontento popolare, sebbene venga coperta dal regime, si diffonde sui social media.
Nelle fotografie si può osservare chiaramente il messaggio di protesta politica "Patria y Vida", insieme a un appello alla popolazione a non pagare la bolletta dell'elettricità.
Infine, in riferimento alle proteste dello scorso marzo che si sono svolte in varie città di Cuba, si legge anche una dichiarazione incisiva: “Sono le persone anziane a dover scendere in piazza”.
Lo scorso aprile, un'altra scritta antigovernativa è stata vista all'Avana, nel contesto della crisi generalizzata e della crescente impopolarità del governante Miguel Díaz-Canel.
L'Istituto Cubano per la Libertà di Espressione e Stampa (ICLEP) ha informato che il manifesto è apparso recentemente nel parco all'angolo tra calle Obispo e Aguacate.
Sempre ad aprile, ma nella città di Santiago di Cuba, è comparso un cartello con un messaggio contro il governante su una parete di una casa.
Secondo quanto riportato su Facebook dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada, l'evento è accaduto vicino alla centrale Plaza de Marte, uno spazio pubblico emblematico della città orientale.
Archivio in: