La campionessa paralimpica cubana Omara Durand è attualmente in fase di recupero dopo aver subito un infortunio durante il recente evento di paratletismo a Dubai, dove ha vinto medaglie nei 100, 200 e 400 metri.
Secondo il suo medico, Eduardo León Valdés, specialista del team nazionale di paratletismo, all'atleta sono state diagnosticate due rotture di secondo grado del retto femorale del quadricipite nella gamba sinistra, riporta JIT sul suo portale web.
L'atleta ha ricevuto un trattamento di terapia cellulare (conosciuto come infiltrazione di cellule staminali) mercoledì scorso e da lunedì ha iniziato la fase di riabilitazione.
Altri trattamenti che riceverà l'atleta includeranno l'ossigenoterapia iperbarica e la fisioterapia, con un supporto del 25% per quella gamba infortunata.
Riguardo al recupero, il dottor León Valdés ha dichiarato che "non tutti gli organismi reagiscono in modo simile e, grazie a un'esperienza precedente con Omara, potrebbe riprendere a trottare delicatamente tra due settimane e mezzo", il che offre una certa speranza che l'atleta possa tornare in pista rapidamente e avviare a gennaio la sua preparazione per i Giochi Paralimpici del 2020.
In precedenza, lo stesso sito sportivo aveva parlato con l'atleta, che ha compiuto 28 anni martedì 26 novembre, e ha confermato quanto dichiarato dagli specialisti medici; pertanto, è la prima a sperare di recuperare per tornare agli allenamenti.
La santiaguera ha raccontato i suoi inizi nel paratletismo. "Sin da piccola soffro di cataratta congénita, una malattia degenerativa", afferma, mentre torna al 2005, anno in cui ha conquistato il primo posto nei 400 metri in un evento nazionale per persone con disabilità, ricorda.
"Mi piaceva lo sport, soprattutto il volley quando vedevo quelle grandi squadre di Cuba. Ho anche praticato un po' di ginnastica ritmica e poi il professore Reinaldo Cascaret mi ha notato mentre ero nelle lezioni di Educazione Fisica," dice.
Durand detiene i record mondiali nei 100 metri (11,40 secondi), 200 metri (23,03) e 400 metri (51,77) e potrebbe diventare la cubana con il maggior numero di titoli nelle Paralimpiadi, se supererà la sua performance di Tokyo 2020.
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