Díaz-Canel nel 2020: "Non intendiamo dollarizzare l'economia, si tratta di un'opinione diffusa sui social media."

In Cuba, l'apertura di un mercato esclusivo in dollari contraddice le promesse precedenti di Díaz-Canel di non dollarizzare l'economia, generando malcontento tra i cittadini a causa della mancanza di accesso a beni di prima necessità.


L'apertura recente di un mercato in dollari a L'Avana riporta alla mente dei cubani le dichiarazioni del dirigente Miguel Díaz-Canel nel 2020, quando il regime pianificava la unificazione monetaria e prometteva di non dollarizzare l'economia.

"Sono usciti sui social a dire che avremmo dollaro il nostro economia, chiuso i negozi in CUC e che avremmo venduto tutto in valute estere, e che il popolo lavoratore, 'che tanto gli sta a cuore' e che guadagna in CUP, rimarrà totalmente abbandonato", ha dichiarato Díaz-Canel.

Aggiunse che tutto ciò era una campagna promossa dagli oppositori e dalla stampa indipendente. "Questa è la matrice di opinione che stanno cercando di diffondere sui social media", affermò nel 2020.

Nel 2022, durante la rendicontazione della sua gestione di fronte al Parlamento, il mandatario ha riconosciuto che esisteva una parziale dollarizzazione dell'economia a Cuba.

Tra gli squilibri macroeconomici si annoverano la perdita di entrate in valuta straniera, alti deficit fiscali, un incremento delle entrate delle persone fisiche e una bassa produttività nel generare un'offerta di beni e servizi per il mondo del lavoro.

Successivamente è scoppiato lo scandalo di corruzione ai vertici del regime, che ha portato all'arresto dell'ex ministro dell'Economia e della Pianificazione, Alejandro Gil. Su questo caso sono state rivelate pochissime informazioni al popolo. A quanto pare, il regime si aspetta che il passare del tempo cancelli la memoria dei cubani.

In cinque anni non solo sono scomparse le negozi in CUC, ma ora anche quelli in Moneta Libera Convertibile (MLC) affrontano una carenza di approvvigionamento e si prevede una loro chiusura graduale, mentre il governo privilegia gli esercizi commerciali esclusivi che accettano solo dollari in contante o carte ricaricate in valute estere.

Dai negozi in MLC all'esclusività del dollaro

In un cambiamento drammatico, il mercato informale delle valute a Cuba ha registrato un aumento dei prezzi nelle ultime settimane, riflettendo l'incertezza economica e l'alta domanda di valute estere.

L'apertura del nuovo supermercato di 3ra e 70, a L'Avana, ha suscitato indignazione. Questo nuovo negozio è completamente fornito di prodotti nazionali e stranieri, ma accetta solo dollari in contante o carte collegate a conti in valute, escludendo così il peso cubano e la MLC che tanto ha difeso il governo.

"È una totale mancanza di rispetto. Prima il MLC, non accettavano USD, solo euro, e ora sono USD, non accettano euro in quel negozio. Quello di fronte, che è MLC, è completamente vuoto e il nuovo in USD è rifornito fino al soffitto. Cavolo, fino a quando? Dove vogliono portarci?" ha dichiarato un cliente frustrato sui social media.

Il resto in caramelle

Una delle pratiche più controverse di questo supermercato è che restituisce il resto in caramelle. Se il cambio è inferiore a un dollaro, i clienti devono accettare dolci come pagamento, una misura che ricorda altri episodi di cambi monetari arbitrari a Cuba.

Dagli anni '60, con l'eliminazione del peso cubano originale, fino al recente passaggio dal CUC al MLC, i cubani hanno perso risparmi e affrontato restrizioni. Episodi come la "Casa del Oro" negli anni '90, dove i cittadini consegnavano i propri gioielli in cambio di "chavitos", sono esempi di una politica economica abusiva.

Negozi di cambio in un'economia dollarizzata a Cuba

Il supermercato di 3ra e 70 appartiene all'Hotel Gran Muthu Habana, gestito dalla catena MGM Muthu Hotels e dal gruppo Gaviota, controllato dalla leadership militare GAESA.

Questo modello di mercato esclusivo riflette una crescente dollarizzazione che, nelle parole di Díaz-Canel nel 2020, non sarebbe mai dovuta accadere: "Hanno detto che chiuderemo i negozi in CUC e rimarranno solo negozi in valute, in Moneta Liberamente Convertibile (MLC) e non è così", assicurò in quel momento.

Nella pratica, la realtà è stata diversa. Mentre la maggior parte dei cubani deve sopravvivere con un peso svalutato, il governo privilegia la raccolta di valute estere attraverso mercati esclusivi che limitano l'accesso ai beni essenziali.

Questo panorama economico rappresenta un ulteriore colpo alla fiducia dei cubani nel loro sistema monetario e nel governo, lasciando la popolazione con un crescente malcontento di fronte alle promesse non mantenute dei comunisti.

Domande frequenti sulla dollarizzazione e il mercato in dollari a Cuba

Cosa implica l'apertura del supermercato che accetta solo dollari all'Avana?

L'apertura del supermercato che accetta solo dollari a L'Avana riflette una crescente dollarizzazione dell'economia cubana, limitando l'accesso ai prodotti a chi possiede valute estere e escludendo la maggior parte dei cubani che guadagnano in pesos cubani o in MLC. Questa situazione esacerba le disuguaglianze sociali ed economiche nell'isola.

In che modo la dollarizzazione parziale dell'economia cubana influisce sui cittadini?

La dollarizzazione parziale dell'economia cubana sta portando a un aumento della domanda di valute e a una svalutazione del peso cubano, influenzando il potere d'acquisto dei cittadini. I cubani che non hanno accesso ai dollari affrontano difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità, aggravando la povertà e le disuguaglianze sociali nel paese.

Qual è la situazione attuale dei negozi in Moneta Libremente Convertibile (MLC) a Cuba?

I negozi in MLC, creati per attirare valuta estera, si trovano sprovvisti di merce e hanno perso importanza di fronte ai nuovi mercati che accettano solo dollari in contante o carte internazionali. Questo riflette un cambiamento nelle politiche economiche del regime cubano verso una dollarizzazione più diretta, che lascia molti cubani privi di accesso a beni essenziali.

Quali conseguenze ha la pratica del resto in caramelle nei supermercati in dollari?

La pratica di restituire il resto in caramelle nei supermercati che operano in dollari è vista come un simbolo dell'arbitrarietà economica del regime cubano. Questa misura evoca episodi passati di cambiamenti monetari abusivi e genera malcontento tra i cittadini, che percepiscono una mancanza di rispetto verso i loro bisogni fondamentali.

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Redazione di CiberCuba

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