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Mentre le famiglie cubane faticano a celebrare il Natale a causa della crisi economica, il leader Miguel Díaz-Canel ha utilizzato i suoi social media questo martedì per ricordare la prima Nochebuena di Fidel Castro nella Ciénaga de Zapata.
Il messaggio condiviso sul social network X, carico di cinismo, esalta colui che è stato il maggiore dittatore del paese, responsabile di censurare e relegare questa festività per decenni, oltre a scatenare una feroce persecuzione nei confronti dei religiosi.
Fu solo dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1998 che il 25 dicembre venne di nuovo dichiarato festività, segnando un timido ritorno ufficiale del Natale a Cuba.
Nonostante l'ommisione storica conveniente, Díaz-Canel ha pubblicato: "Grazie Soplillar, grazie cenagueros, per averci ricevuto e accompagnato nel 65° anniversario della Nochebuena con Fidel del 1959. Per quanto duri siano i tempi, quell'anno ha cambiato per sempre la Ciénaga, che oggi è un luogo emblematico e prospero".
La pubblicazione del governante aveva l'intento di esaltare l'eredità di Fidel Castro, commemorando insieme ai cenagueros di Soplillar l'anniversario della Cena dei Carboneros nella vigilia di Natale del 1959.
Tuttavia, l'affermazione che la Ciénaga de Zapata sia oggi un "luogo emblematico e prospero" non solo contrasta con la realtà di una delle regioni più impoverite di Cuba, ma mette anche in luce il tentativo del regime di addolcire la propria narrativa storica mentre il paese affronta una crisi senza precedenti.
La presunta prosperità menzionata ha suscitato indignazione e una serie di critiche sui social media, dove molti utenti hanno messo in discussione e contestato con decisione questa affermazione.
Un profilo di X, che risponde al nome di Libertad, ha dichiarato: “Per favore, potrebbe giustificare a tutti noi la “prosperità” della Ciénaga dove l'ha vista? Alimenti NO, ospedali NO, trasporto NO. Se mai è stata in un'altra Ciénaga, ce lo faccia sapere. Non esiste nemmeno quella cena con cui ha ingannato il Distruttore di Cuba.”
«Luogo emblematico e prospero? Di quale galassia parli, Canel? In Cuba non esiste la prosperità; c'è un arretramento di oltre 50 anni e se continua così, tra poco vivranno nelle caverne. Da tempo cucinano con carbone e legna. Che prosperità e che avanguardia, signore! E la cosa migliore è che quanto ci fa male!», ha ribattuto l'utente 1947_freedom.
Antonio Iglesias Pérez ha espresso anche la sua indignazione: “È un cinismo senza limiti parlare di Nochebuena a Cuba, una dittatura che ha distrutto tutto, comprese le famiglie cubane. Il regime tiene il suo popolo nell'oscurità, con migliaia di prigionieri che non potranno essere con i loro cari, e un popolo affamato e triste perché la vita scorre nella miseria”.
Questo tipo di messaggi, anziché ispirare speranza, alimenta solo la frustrazione e l'indignazione di coloro che devono affrontare giorno dopo giorno la dura realtà che la Rivoluzione, esaltata in ogni discorso, ha promesso di trasformare.
In un'altra pubblicazione, Díaz-Canel ha scritto: “Stiamo ancora elaborando le emozioni di questo 24/12 con Haydee, Chávez, Bonachea, Nemesia, altri abitanti di Soplillar e l'immenso Kcho, che ha ricostruito i bohíos del museo dedicato alla memorabile notte in cui Fidel trascorse la Vigilia di Natale condividendo il modesto tavolo dei cenagueros.”
La menzione a Kcho, conosciuto per il suo sostegno incondizionato al regime, e la ricostruzione dei bohíos come parte di un museo, risulta particolarmente cinica, dato che l'artista e deputato dell'Assemblea Nazionale è stato segnalato anni fa per denunce di violenza di genere e presunti abusi sessuali su minori.
Nel frattempo, la vera realtà del popolo cubano è segnata da celebrazioni afflitte dalla scarsità e da una situazione critica nell'approvvigionamento elettrico.
Martedì, la Unión Eléctrica di Cuba (UNE) ha annunciato un deficit di generazione che ha portato a un Natale al buio per milioni di cubani, con una previsione di blackout durante l’ora di punta di 1.314 MW.
Nemmeno il giorno di Natale i cubani potranno stare a casa con elettricità, poiché la UNE ha annunciato per questa giornata una possibile interruzione del servizio fino a 1280 MW durante l'orario di punta, concentrata nella regione centro-orientale a causa di elevate trasferimenti di energia verso quella zona.
Domande Frequenti sulla Nochebuena di Fidel Castro e sulla Crisi a Cuba
Come giustifica Díaz-Canel la prosperità nella Ciénaga de Zapata?
Díaz-Canel afferma che la Ciénaga de Zapata è un "luogo emblematico e prospero" grazie ai cambiamenti che, secondo lui, sono avvenuti dalla Vigilia di Natale del 1959 con Fidel Castro. Tuttavia, questa affermazione è stata ampiamente criticata e smentita dai cubani che vivono nella regione, i quali sottolineano la mancanza di sviluppo e di servizi di base.
Qual è stata la reazione dei cubani alle dichiarazioni di Díaz-Canel riguardo al Natale e Fidel Castro?
Le dichiarazioni di Díaz-Canel hanno suscitato indignazione e critiche tra i cubani, che considerano ciniche le sue parole dato l'attuale crisi che il paese sta affrontando. Molti cittadini hanno espresso il loro disaccordo sui social media, mettendo in discussione la narrativa ufficiale e segnalando le evidenti carenze nelle loro vite quotidiane.
Perché il Natale è stato abolito e poi ripristinato a Cuba?
Fidel Castro abolì la festività del Natale nel 1969 a causa della sua ossessione per la raccolta di dieci milioni di tonnellate di zucchero. Il Natale fu ripristinato nel 1998 dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II a Cuba, ma le tradizionali celebrazioni familiari non si sono mai completamente recuperate a causa dell'impatto di anni di repressione religiosa e dell'emigrazione di massa.
Quali sfide affronta attualmente il popolo cubano durante le festività natalizie?
Il popolo cubano affronta prolungati blackout, scarsità di cibo e una situazione economica critica durante le festività natalizie. La Unión Eléctrica di Cuba ha annunciato deficit nella generazione di elettricità, lasciando milioni di cubani senza luce, anche a Natale, aggravando la situazione di precarietà.
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