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L'opera dell'artista visiva e fotografa cubana Laura Capote Mercadal arriva per la prima volta al di fuori delle frontiere dell'isola caraibica e dà vita alla mostra Tramas, visitabile presso il Salón Gallos di Mérida fino al 31 dicembre prossimo.
In una decina di istantanee, Capote Mercadal (L'Avana 1991) riprende l'immagine dei capelli intrecciati come elemento distintivo della sua visione artistica e simbolo per ricreare una narrazione attorno al corpo femminile.
In dichiarazioni a CiberCuba ha raccontato di aver utilizzato la prima treccia che si è tagliata da quando vive in Messico, fotografandola in diverse parti del suo corpo, per "creare narrazioni frammentate con il corpo femminile e la treccia come elementi protagonisti".
"Ho conservato le trecce che mi sono tagliata nel corso della mia vita. Ho due trecce a casa mia a Cuba, inclusa la mia prima treccia da bambina; un'altra che avevo l'ho venduta. Questa è la prima treccia che mi taglio qui in Messico dopo quasi dieci anni," ha spiegato Capote Mercadal in un'intervista alla rivista El Estornudo.
Il curatore Michel Mendoza ha sottolineato durante l'inaugurazione della mostra, avvenuta il 6 dicembre scorso, che nelle opere dell'artista "importano di più i punti, il punctum, lo strappo, il dettaglio, piuttosto che le mori o le conclusioni".
Le trecce nelle sue fotografie vanno oltre un simbolo di oppressione o di erotismo, diventando elementi enigmatici che, secondo Mendoza, possono apparire "come una maschera, il simbolo di un divenire mostruoso o, a volte, come un pezzo di carne o un strano animale sconosciuto".
Il Salón Gallos di Mérida, un importante spazio espositivo che offre un programma su invito per artisti, curatori, gallerie e istituzioni, ospita Tramas –la prima mostra personale che la fotografa realizza al di fuori di Cuba– dal 7 al 31 dicembre.
Capote Mercadal, che ha conseguito master in Gestione e Conservazione del Patrimonio Culturale presso il Colegio de San Gerónimo de La Habana (2019) e in Storia presso El Colegio de San Luis, Messico (2022), ha vissuto per 10 anni in Messico.
La giovane artista ha partecipato a diverse mostre collettive e ha presentato progetti personali a Cuba, come Infraestructura (2012; Centro Provinciale di Arti Plastiche e Design, L'Avana); Fiebre di ti (2012; Galleria "Concha Ferrant", L'Avana); Propuesta (2013; Galleria Puertas Abiertas, Centro Culturale Comunitario Belén, L'Avana); Dual (2015; Galleria "Servando Cabrera Moreno", L'Avana; Salone del Monte, Hotel Ambos Mundos, L'Avana); Retrospectiva (2015; Fototeca Storica la OHC); Adentro (2016; Fabbrica di Arte Cubano, L'Avana) e Entre la Lucha y la Lima (2019; bipersonale insieme a Enzzo Hernández, presso lo Studio-Laboratorio Villalobos, L'Avana).
Domande frequenti sull'esposizione di Laura Capote in Messico
Chi è Laura Capote e qual è il tema della sua mostra in Messico?
Laura Capote è una fotografa e artista visiva cubana che ha inaugurato la sua prima esposizione al di fuori di Cuba presso il Salón Gallos di Mérida, in Messico. L'esposizione, intitolata "Tramas", presenta una serie di dieci fotografie incentrate sull'immagine dei capelli intrecciati, un elemento ricorrente nella sua narrativa visiva.
Qual è il significato delle trecce nell'opera di Laura Capote?
Nell'opera di Laura Capote, le trecce trascendono il semplice oggetto estetico. Secondo il curatore Michel Mendoza, le trecce nelle sue fotografie sono elementi enigmatici che possono apparire come una maschera, il simbolo di un divenire mostruoso o addirittura come un pezzo di carne o un animale strano. Diventano così un simbolo della narrativa frammentata del corpo femminile e della sua evoluzione personale.
Dove e fino a quando è possibile visitare la mostra "Tramas" di Laura Capote in Messico?
La mostra "Tramas" è visitabile nel Salón Gallos, situato nel Parco della Mejorada, a Mérida, Messico, fino al 31 dicembre 2024. Questo spazio è conosciuto per il suo programma di esposizioni che invita artisti e curatori a presentare i loro progetti.
In che modo l'esperienza di Laura Capote in Messico ha influenzato la sua opera artistica?
Laura Capote ha spiegato che la sua esperienza di vita in Messico è stata significativa per la sua opera, poiché la prima treccia che si è tagliata in questo paese dopo quasi dieci anni è diventata un elemento centrale della sua esposizione. Questa esperienza personale ha permesso all’artista di creare narrazioni frammentate che esplorano la relazione tra il suo corpo e le trecce, simboleggiando la sua evoluzione e il cambiamento al di fuori di Cuba.
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