L'Arcivescovo di Santiago di Cuba ha condiviso sui social una toccante preghiera in cui ha chiesto conforto e forza per il popolo cubano in mezzo alle attuali avversità.
Nella sua preghiera, pubblicata su Facebook, l'istituzione ha ringraziato per la presenza di Gesù nelle famiglie, nei vicini solidali e in coloro che servono disinteressatamente gli altri, sottolineando l'amore e la fede come motori per affrontare i momenti difficili.
La preghiera ha messo in evidenza le lotte quotidiane delle madri che cercano di nutrire i propri figli, di coloro che non smettono di cercare medicine per i malati e dei familiari dei prigionieri che sognano il loro ritorno.
Ricordò coloro che piangono la partenza di cari, le vittime di violenza e furto, e quanti affrontano mancanze materiali e spirituali.
L'Arcivescovo ha fatto un appello all'unità, chiedendo allo Spirito Santo di ispirare tutti i cubani a vivere in armonia, rispettando le differenze, e a trovare soluzioni comuni che conducano alla pace e al benessere.
Sottolineò l'importanza di lavorare insieme per raggiungere una vita dignitosa in tutti gli aspetti: "Nascere in pace, lavorare in pace, mangiare in pace, morire in pace".
Nel suo messaggio, ha anche invocato la Vergine della Carità del Cobre, chiedendo la sua intercessione e ricordando il suo ruolo di Madre protettrice dei cubani.
Con parole di fede e speranza, ha esortato a non avere paura e a confidare che, con l'aiuto divino, sia possibile superare le avversità che colpiscono il paese.
Questa preghiera arriva in un momento critico per Cuba, dove le difficoltà economiche e sociali hanno profondamente colpito la vita della sua popolazione.
Le parole dell'Arcivescovo mirano a consolare e rafforzare la fede dei credenti, offrendo una luce di speranza in mezzo all'incertezza.
Recentemente, ai piedi della Vergine della Carità del Cobre, l'arcivescovo di Santiago di Cuba, mons. Dionisio García Ibáñez, ha supplicato per le persone nel paese che soffrono le conseguenze dell'emigrazione.
"Ai lavoratori che cercano di offrire ai propri cari una casa dignitosa; a coloro che piangono l'emigrazione di sposi, figli, nipoti, amici," ha espresso García durante una preghiera di supplica, come pubblicato dall'Arcivescovado di Santiago di Cuba su Facebook.
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