L'Empresa Elettrica dell'Avana ha comunicato questo mercoledì che, a causa del deficit di produzione nel Sistema Elettrico Nazionale, è stato necessario effettuare interruzioni di "emergenza" nell'erogazione dell'elettricità nel pomeriggio.
Secondo il comunicato, il Blocco #3 è stato interessato a partire dalle 15:00 fino dopo le 19:00, mentre una parte del Blocco #4, inizialmente programmato per essere interrotto tra le 18:00 e le 22:00, ha subito anch'essa delle interruzioni nello stesso orario pomeridiano.
L'ente ha porgendo le proprie scuse ai clienti per i disagi causati, sebbene questi interventi di emergenza abbiano suscitato preoccupazione e critiche a causa della loro frequenza e della mancanza di soluzioni strutturali per il problema energetico che affligge il paese.
L'interruzione di servizio di questo martedì a Cuba della Termoeléctrica Antonio Guiteras - che ora la UNE preferisce chiamare CTE Matanzas - per "eseguire lavori inderogabili nella caldaia", ha comportato il previsto aggravamento del deficit di generazione nell'isola.
Ieri si è registrato un massimo di 1.514 MW interessati, un valore leggermente inferiore ai 1.594 previsti.
La situazione non migliora per questo mercoledì, poiché si prevede un blackout di 1.541 MW durante le ore di punta e un'elevata afectazione diurna di 1.200 MW.
In mezzo a una delle più grandi crisi energetiche degli ultimi decenni, il regime cubano offre la “speranza” di eliminare i blackout diurni entro il 2026 attraverso l'uso di energia solare.
Il direttore della Politica e Strategia Energetica del Ministero dell'Energia e delle Miniere, Ramsés Montes Calzadilla, ha spiegato al quotidiano ufficiale Granma che un megaproyecto di 2.000 megawatt (MW) generati con energia solare, accompagnato da un sistema di accumulo in batterie, consentirà di fornire una media di 1.400 MW a mezzogiorno.
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