Un cubano che vive in Spagna da cinque anni ha suscitato risate e nostalgia nella comunità cubana dopo aver condiviso un video in cui racconta le "vergogne" che ha affrontato nel tentativo di adattarsi alla vita nel paese europeo.
Con il suo umorismo naturale e uno stile informale, @jorgm._fit ha raccontato su TikTok come, una volta arrivato, ha dovuto affrontare malintesi a causa del suo modo di parlare e dell'uso di espressioni cubane che gli spagnoli non comprendevano.
Tra risate, spiega che la prima volta che il suo capo in un bar gli chiese di "sbucciare una scatola di gamberi", non capì cosa fossero le "gamberi" e si trovò in difficoltà su cosa fare. Un'altra situazione che evidenzia è la sua difficoltà nel cambiare il "peso" cubano in "euro", confessando che, anche dopo cinque anni, la parola "peso" gli sfugge ancora. Inoltre, condivide la confusione di dover usare carte di credito su macchine di pagamento, senza sapere se gli avrebbero chiesto un codice o meno.
I suoi seguaci cubani non hanno tardato a unirsi alla conversazione, riempiendo i commenti con le proprie esperienze. Alcuni raccontano che, sull'autobus, urlavano "apri dietro" come si fa in Cuba, senza sapere che in Spagna i passeggeri devono premere un pulsante. "Anche a me è successo, non sapevo del pulsante," ha scritto un utente, mentre un altro ha confessato: "Sono rimasto in bianco quando mi hanno chiesto un ‘pincho’ in una caffetteria. Pensavo fosse uno scherzo."
Altri cubani hanno anche menzionato i malintesi causati dall'uso di parole come “jaba” al posto di “bolsa” o “guagua” invece di “autobús”. Un'utente ha raccontato: “Sono andata al mercato e ho chiesto una jaba, e nessuno mi capiva”, mentre un'altra ha ricordato: “Dicevo che vivevo a due isolati dal Mercadona e mi hanno chiesto se ci fossero cavalli lì”.
Il video ha generato centinaia di commenti simili, in cui i cubani in Spagna condividono le loro esperienze nell'adattarsi al vocabolario locale: “Quando sono arrivato, ho detto che dovevo comprare ‘céntimos’, e mi hanno guardato in modo strano”; “Il mio capo mi ha chiesto una ‘balleta’ e io non sapevo cosa fosse un panno”. Altri ridono dei momenti in cui hanno detto “peso” invece di “euro”, e della confusione nel chiedere acqua in un “pomo” o nel confondere la “sandía” con il “melón”.
La nota di @jorgm._fit non si rivolge solo a coloro che condividono le stesse esperienze, ma a qualsiasi immigrato che abbia affrontato barriere culturali e linguistiche all'arrivo in un nuovo paese. Il suo umorismo sulla nostalgia cubana ha creato uno spazio di complicità, e il suo video è diventato una sorta di confessionale per i cubani in Spagna, che trovano nelle sue storie un riflesso e un sollievo.
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