L'incendio della batteria di un bicitaxi ha paralizzato giovedì il traffico nella rotonda dell'aeroporto di Ciego de Ávila, come riportato dall'utente di Facebook Liudanis Alarcón Alarcón, che ha condiviso un video del momento in cui il dispositivo brucia intensamente nel mezzo dell'avenida.
Nelle immagini si può vedere la fila di veicoli fermi in attesa che il fuoco si spenga, senza che si sentano in alcun momento le sirene dei pompieri intervenuti per domare le fiamme né si conoscano le cause che hanno provocato l'incendio.
Gli incendi delle batterie di moto, auto e bicitaxi sono sempre più frequenti a Cuba. All'inizio di questo mese di novembre, è esplosa la batteria di un'auto all'interno di un'abitazione all'incrocio tra le strade Trinidad e Reloj, a Santiago di Cuba. In quel caso, l'incendio ha attivato una risposta rapida dei pompieri, che sono riusciti a controllare il sinistro senza che si segnalassero feriti.
Solo tre giorni fa, si è verificato un altro incendio in un appartamento del quartiere Olivos a Sancti Spíritus, mentre i proprietari erano fuori casa.
Le esplosioni più comuni sono quelle delle batterie dei motorini. Lo scorso settembre, un incendio causato dall'esplosione di una moto elettrica nel quartiere di Lawton, all'Avana, ha distrutto completamente un laboratorio e parte di un'abitazione.
Lo scorso ottobre, durante il massiccio blackout che ha colpito l'Isola, è scoppiato un incendio in un appartamento nella zona di 23 Alamar, a L'Avana, dopo che la famiglia residente nella casa ha tentato di cucinare con la legna a causa della mancanza di elettricità.
Gli incendi di moto elettriche hanno causato ingenti perdite di beni e risorse nel paese, come nel caso dell'incidente segnalato a Santa Clara, dove l'esplosione della batteria di una motorina in carica ha avvolto in fiamme un garage in pochi minuti, lasciando un'auto Lada carbonizzata.
In ogni caso, l'incendio più grave ricordato a Cuba è quello della Base di Supertanqueros di Matanzas, avvenuto il 5 agosto 2022, provocato dall'impatto di un fulmine su un serbatoio da 40 mila galloni di combustibile. Il sinistro ha causato 17 morti e danni materiali che sono all'origine del blackout massivo di questo mese di ottobre, poiché il regime non è riuscito a recuperare in due anni le riserve logistiche di cui disponeva.
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