Una cubana di 30 anni residente nel comune di Maisí, a Guantánamo, è stata brutalmente assassinata dal suo compagno a colpi di machete, secondo diversi rapporti sui social media.
La donna era madre di due minorenni: una adolescente di circa 14 anni e una bambina di circa 9 anni, che ora sono rimaste orfane di madre.
La vittima, identificata come Daynilis Lobaina Torrell, sarebbe stata uccisa da Ridelkis Guilarte Castillo, conosciuto come "Jicarita", che risulta ancora latitante.
Sui social network, vicini, familiari della vittima e residenti a Maisí si sono mostrati costernati per la brutalità dell'atto, caratterizzato da particolare ferocia.
Guilarte Castillo è stato definito da un internauta anonimo che ha denunciato il fatto come una persona esplosiva, problematica e di bassa moralità.
Circolano sui social media immagini dure che, per rispetto alla famiglia della vittima, chiediamo vengano rimosse.
Ridelkis Guilarte avrebbe precedenti di attività illegali, come la partecipazione nella "bolita" e il sacrificio di bestiame.
Il reporter di cronaca nera, Niover Licea, ha riportato anche il crimine sui suoi social.
Daribel Lobaina Torrel, che si è identificata come cugina della defunta, ha scritto su Facebook che l'aggressore ha inferto alla vittima "machetazos senza pietà, come se fosse un animale".
"E la zia di lei le diceva di non darne più, ma lui prendeva sempre più forza e continuava a farlo. La famiglia ha una parte di colpa, ovviamente, ma lui deve pagare e a caro prezzo. Chi soffre, soffre per il dolore. La perdita per la famiglia è irreparabile, perché non si è stancato di infliggere colpi. Quello che dicono di lui o ciò che fanno con lui è poco rispetto a quello che ha fatto," scrisse Lobaina Torrel.
"Posso dire che quello che ha fatto il ragazzo è stato terribile, inaccettabile e incomprensibile, perché ieri ho partecipato all'autopsia della ragazza ed è stata qualcosa di disastroso. Negli anni in cui ho lavorato all'obitorio non ho mai visto nulla di simile, eppure ho gestito casi brutti e terribili, ma questo ha superato ogni limite. Nemmeno con la morte il ragazzo potrà ripagare ciò che ha fatto. Le mie condoglianze ai suoi familiari. EPD", ha scritto da parte sua Felix Ramos Torrel.
I social media si sono riempiti di messaggi di cordoglio per la famiglia di Daynilis, mentre molte voci chiedono giustizia affinché questo caso non rimanga impunito.
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