Il presidente dell'Associazione degli Imprenditori Spagnoli a Cuba (AEEC), Joaquín Samperio Sañudo, ha dichiarato che ci sono opportunità di affari sull'isola, come ha riferito in un'intervista concessa all'agenzia EFE.
In mezzo ai festeggiamenti per il 30° anniversario della sua creazione, il gruppo è presente alla Fiera Internazionale dell'Avana (Fihav), l'evento imprenditoriale più importante del paese, dove la Spagna guida la rappresentanza internazionale con 63 aziende, cinque padiglioni e tre camere di commercio.
"Se siamo qui è perché ci sono opportunità, sebbene con dei rischi," ha sottolineato Samperio, evidenziando il ruolo fondamentale dell'AEEC nell'informare gli investitori spagnoli interessati al mercato cubano.
Ha inoltre sottolineato la necessità di "comprendere la dinamica statale" del modello cubano, il che determina una differenza significativa rispetto ad altri paesi come la Spagna o il Brasile.
È importante sottolineare che la Spagna, in particolare nei settori alimentare e turistico, rappresenta un partner economico fondamentale per Cuba, superata solo dai paesi energetici.
Il presidente dell'AEEC ha sottolineato l'impatto delle sanzioni degli Stati Uniti sull'economia cubana, un ostacolo che influisce su tutte le decisioni economiche del paese.
L'inclusione di Cuba nella lista dei paesi che promuovono il terrorismo è stata, secondo Samperio, un "colpo durissimo" per il turismo, una delle fonti di valuta più importanti dell'isola.
Dal 2021, quando Cuba ha consentito l'iniziativa privata, il settore è cresciuto in modo significativo, offrendo nuove opportunità di interazione per gli imprenditori stranieri.
Tuttavia, Samperio ha menzionato che il settore privato si trova ancora in una fase di strutturazione: “È un processo di organizzazione che richiederà tempo”, ha affermato.
Nonostante le difficoltà, Samperio ha affermato che l'AEEC mantiene una "molto buona interlocuzione" con il governo cubano, che offre loro "supporto morale" nelle loro attività commerciali.
È opportuno chiarire che l'associazione deve attenersi alle leggi del regime, poiché non paga direttamente i lavoratori, ma al governo, che poi eroga in valuta nazionale, trattenendo gran parte del denaro in valuta estera.
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