Orlando Fundichely dopo aver votato negli Stati Uniti: "Il privilegio di vivere in un paese non comunista"

Il popolare artista cubano ha esercitato il suo diritto di voto negli Stati Uniti e ha colto l'occasione per rimproverare "i golpisti" che tengono in ostaggio Cuba, per il fatto che l'Isola non possa avere elezioni libere.

@ofundichely / Instagram © El actor cubano Orlando Fundichely
@ofundichely / InstagramFoto © L'attore cubano Orlando Fundichely

L'attore cubano Orlando Fundichely ha esercitato domenica il suo diritto di voto anticipato in queste elezioni statunitensi, in cui questo supermartedì si decide se il destino della nazione più potente del mondo sarà repubblicano o democratico per i prossimi quattro anni. In altre parole, se il prossimo presidente sarà Donald Trump o Kamala Harris.

L'artista ha voluto sottolineare questo momento importante e ha reso nota la sua partecipazione alle elezioni sul suo profilo Instagram, dove ha evidenziato l'importanza per i cubani di poter esprimere il proprio voto nelle urne in elezioni libere grazie al "privilegio di vivere in un paese non comunista".

Il popolare attore, dopo aver votato, ha ricordato i 64 anni in cui i "golpisti hanno sequestrato" il suo paese. Per chiarire da che parte si schiera, Fundichely ha sostenuto Javier Milei: ¡Viva la libertad, carajo!, ha scritto.

Tra i molti commenti ricevuti dal post, ce ne sono alcuni che, a meno di ventiquattro ore dal momento decisivo, esprimono dubbi sull'imparzialità del sistema elettorale statunitense. C'è anche chi ha risposto dall'Argentina in riferimento a Milei: "È curioso che tu menzioni Milei, che da quando ha iniziato a governare ha generato più povertà qui, in Argentina... Cibo e servizi costosi, maggiore insicurezza, stipendi che non bastano; lo stesso vale per le pensioni... Il sacrificio lo ha pagato il popolo lavoratore. In sintesi, stiamo peggio di Haiti, secondo i numeri, ma per fortuna non ci governa un comunista", ha scritto un internauta che si firma Aymé Mariñas.

Ci sono stati anche chi ha applaudito l'artista. "Concordo anche se sono di qua... È così, liberi di scegliere e liberi di vivere! Benedizioni infinite!", ha scritto Loli María Pulido López.

I centri di voto anticipato a Miami-Dade hanno chiuso domenica scorsa dopo una intensa giornata in cui oltre la metà degli elettori aveva già esercitato il proprio diritto di voto, un record di partecipazione mai visto prima.

Un totale di 539.512 persone hanno votato in anticipo nella contea: di queste, il 41,9% sono repubblicani, il 29% sono democratici e il 26,9% sono indipendenti, secondo le cifre ufficiali.

Questo 3 novembre - ultimo giorno di votazione anticipata - è stato particolarmente affollato alle urne, con tempi di attesa superiori ai 40 minuti. È stato proprio domenica scorsa che Fundichely, ricordato a Cuba per il suo ruolo di Suchel nella serie "Su propia guerra", si è recato a votare.

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, attuale candidato repubblicano, otterrebbe il supporto del 68% degli elettori cubano-americani a Miami-Dade, il che rappresenta "un massimo storico", secondo quanto conclude un sondaggio dell'Università Internazionale della Florida (FIU). Se questi dati venissero confermati, ci troveremmo di fronte a un nuovo record di sostegno per Trump.

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