Il giornalista cubano Javier Díaz ha condiviso una dichiarazione sui suoi social media sabato scorso, sottolineando l'importanza di partecipare alle elezioni negli Stati Uniti e lasciando un messaggio incisivo sulla situazione a Cuba.
"Sono cubano, ho 36 anni e questa è la prima volta nella mia vita che voto per il presidente di un paese in un'elezione. Spero che tu capisca il messaggio", ha dichiarato Díaz sul suo profilo Facebook.
Inoltre, ha affermato: “Chi ignora la realtà di Cuba è semplicemente complice della dittatura”, richiamando l’impegno che sente sia nei confronti della sua professione che nella responsabilità di denunciare il regime cubano, che considera privo di democrazia.
Díaz, che di recente ha sostituito Mario Vallejo come presentatore di notizie su Univisión, ha condiviso lo scorso agosto la sua profonda emozione nell'esprimere il voto per la prima volta in un'elezione democratica, un diritto che non aveva mai potuto esercitare mentre viveva a Cuba.
In un post su Facebook, Díaz ha espresso il suo entusiasmo per partecipare alle elezioni locali di Miami, sottolineando l'importanza di questo atto democratico.
“Che emozione! Ho 36 anni e questa è la prima volta che posso votare in un’elezione di un paese,” ha scritto Díaz, che ha sottolineato come per coloro che hanno vissuto sotto una dittatura come quella di Cuba, l'idea di votare per un presidente o di partecipare a un vero processo elettorale sia qualcosa di inimmaginabile.
In un'altra occasione, il giovane giornalista cubano ha condiviso una profonda riflessione sul significato della libertà, confrontando la sua vita prima e dopo aver lasciato la nazione caraibica.
Su Facebook, Díaz ha condiviso una foto del Partenone in Grecia, esprimendo che la vera comprensione di cosa significhi vivere in libertà si raggiunge quando si ha la possibilità di vivere al di fuori delle limitazioni imposte dal regime cubano.
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