Il governo cubano ha confermato che una persona è rimasta ferita e altre due hanno subito infarti a causa del falso allarme riguardante la rottura delle tende della diga di San Antonio del Sur, a Guantánamo.
Nel corso del podcast "Desde La Presidencia", dedicato a commentare l'impatto dell'uragano Oscar nella citata provincia orientale, sono stati forniti dati sulle vittime del falso rumor che ha scatenato il panico tra la popolazione.
L'evento è avvenuto pochi giorni dopo che il comune di San Antonio del Sur è stato devastato dall'uragano (sette residenti sono morti a causa delle inondazioni). Le persone hanno abbandonato le loro abitazioni e sono scese in strada spingendo anziani su sedia a rotelle e correndo in cerca di rifugio o salendo su camion per allontanarsi dalla zona.
Il governo di Díaz-Canel, come sua consuetudine, ha incolpato del caos la "controrivoluzione" e i media indipendenti.
La falsa allerta riguardo alla rottura delle cortine della diga di San Antonio ha causato la morte di almeno tre persone, come rivelato sui social network da Daniel Ross Diéguez, realizzatore audiovisivo che ha documentato la situazione degli abitanti delle aree più colpite dall'uragano.
In mezzo alla crisi causata dall'uragano in quel comune guantanamero, la popolazione locale è entrata nel panico a causa della diffusione di un rumor riguardante una possibile rottura della diga, che in quel momento conteneva 12,7 milioni di m³ d'acqua, corrispondenti all'86% della sua capacità.
Le autorità locali hanno poi assicurato che Oscar non ha causato danni alla diga guantanamera Pozo Azul nel Valle di Caujerí.
La confusione ha colpito anche i servizi essenziali e i lavoratori di altre province che cercavano di evacuare l'area.
Lo stesso Daniel Ross Diéguez ha descritto in una diretta su Facebook come ha vissuto quel momento.
"Cominciarono ad arrivare molti camion, frettolosi, facendo segni. Lì si formò il primo avviso. Arrivavano auto di ETECSA, delle chiese, lavoratori di altre province, delle ambasciate, forse. Ricordo che stava arrivando un jeep carico di diverse persone e lì ci preoccupammo. Le auto arrivavano in gran numero. Capimmo che era successo qualcosa di grave. Fino a quando si fermò un'auto con molte persone a bordo e ci diede la notizia", spiegò.
Successivamente, il governo ha comunicato che saranno indagati e perseguiti i responsabili della diffusione della notizia falsa.
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