In una scena straziante che riflette la profonda crisi a Cuba, diversi cittadini sono stati visti raccogliere pezzi di tapioca dal terreno sulla strada del quartiere Altamira a Santiago di Cuba, come riportato dal giornalista locale Yosmany Mayeta su Facebook.
L'immagine si aggiunge a una serie di eventi simili verificatisi sull'isola, dove la scarsità e le difficili condizioni di vita costringono i cittadini a ricorrere a metodi disperati per procurarsi cibo.
Recentemente, un video straziante ha mostrato anziani raccogliere latte in polvere versato in una strada dell'Avana.
Nel breve video condiviso da Mayeta sui social media, si vedevano le persone accovacciate, che raccoglievano attentamente il latte a mani nude e lo mettevano in sacchetti di plastica. "Fa male al cuore vedere i nostri anziani fare questo; è tanta la fame e la necessità che costringe a farlo," ha commentato un utente nella pubblicazione.
Questi episodi non sono isolati. Negli ultimi mesi, sono emerse immagini di cubani, compresi bambini, che raccolgono olio, uova e altri prodotti che, per caso, sono caduti da camion di distribuzione in diverse parti del paese.
La continua scarsità ha lasciato molte famiglie senza i prodotti di prima necessità, costringendole a sfruttare ogni opportunità, anche se ciò comporta raccogliere cibo da terra.
La crisi ha suscitato anche reazioni di frustrazione e disperazione tra la popolazione. Durante i carnevali di Santiago di Cuba, in mezzo a rapporti di atti di violenza, si sono viste persone portare via pezzi di bagni pubblici installati per l'evento, apparentemente per utilizzarli nelle proprie case.
Un video pubblicato da Mayeta mostra un uomo che si porta via parte di un bagno in legno per riparare la sua abitazione.
A L'Avana, è stata segnalata un'altra scena lamentabile quando un gruppo di persone ha raccolto riso e fagioli sequestrati da un venditore nel quartiere Río Verde, municipio di Boyeros.
Secondo il profilo Facebook "Con el otro filo", il prodotto è stato gettato a terra dal venditore in segno di protesta dopo che gli ispettori e la Polizia Nazionale Rivoluzionaria lo hanno confiscato per presunta violazione dei limiti di prezzo.
Invece di solidarizzarsi, diverse persone si sono chinati a raccogliere i chicchi dal pavimento, in mezzo alla disperazione che si vive sull'isola.
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