L'attore cubano Marlon Pijuán fornisce dettagli sul suo viaggio negli Stati Uniti.

L'attore cubano Marlon Pijuán, che questa settimana ha sorpreso i suoi followers e i fan del programma comico cubano Vivir del Cuento con il suo arrivo negli Stati Uniti, ha rilasciato dichiarazioni indirette sul suo recente viaggio.

“Marlon Pijuán, il caro “Isidoro” di Vivir del Cuento, è arrivato negli Stati Uniti, scatenando voci sul suo futuro. Le reazioni dei suoi fan sono state immediate, piene di affetto e buone intenzioni,” ha scritto questa domenica la pagina CubaActores.

Da questo profilo, hanno confermato che il soggiorno di Marlon negli Stati Uniti "è dovuto a una visita familiare".

In effetti, la sorella dell'attore, Naomis Pijuán, è stata la persona incaricata di pubblicare le prime foto dell'artista su suolo statunitense.

“Pelliscimi, non ci credo”, ha scritto la giovane accanto alle foto, esprimendo la felicità di essere insieme a suo fratello.

Nella accoglienza non sono mancati i palloncini e la bandiera americana, ma soprattutto i sorrisi e l'abbraccio familiare.

L'arrivo di Marlon negli Stati Uniti avviene in un contesto di preoccupazioni da parte dei fan di Vivir del Cuento per l'assenza del programma sulla Televisione Cubana e per le dichiarazioni dei protagonisti riguardo alla sua completa esclusione dalla programmazione.

Luis Silva, che interpreta il personaggio di Pánfilo, ha risposto nelle sue storie di Instagram al commento di un follower che ha scritto: “Quello che voglio sapere è perché non escono più episodi, per favore capite che Pánfilo e i suoi vicini sono quelli che rendono i lunedì più allegri, basta con le restrizioni, con un dito non si copre il sole”.

In risposta, Silva ha aggiunto: “Non aspettate buone notizie”, parole che hanno alimentato le speculazioni.

Nel ripubblicare il post, Marlon ha aggiunto un “purtroppo”.

Per nessuno è un segreto che, oltre all'umorismo, se c'è qualcosa che caratterizza questo spazio è la costante critica alla realtà cubana, mettendo sul tavolo le problematiche più attuali, aspetto che non era ben visto dal governo dell'isola.