Il cubano Enoldys Castellano Pagán, un detenuto di 36 anni nel carcere di Boniato a Santiago di Cuba, è deceduto lunedì dopo non aver ricevuto assistenza medica tempestiva, secondo quanto denunciato da lavoratori della sanità.
Il reporter locale Yosmany Mayeta Labrada ha informato sulla sua popolare pagina Facebook che Castellano è stato trasferito all'Ospedale Provinciale Saturnino Lora dopo diversi giorni di lamentele per un forte malessere in prigione, ma era già troppo tardi.
I lavoratori dell'ospedale hanno informato che, al loro arrivo, il detenuto presentava sintomi che hanno fatto sospettare una possibile tubercolosi.
Sebbene il team medico avesse raccomandato il suo ricovero, le guardie della prigione decisero di riportarlo a Boniato, firmando un documento in cui si assumevano tutta la responsabilità in caso di complicazioni.
Ore dopo, Castellano è stato trasferito nuovamente in ospedale, dove è deceduto intorno all'1:00 di notte.
Secondo persone vicine alla vittima, questa soffriva di ipertensione ed era stata operata al cuore anni fa, motivo per cui necessitava di cure speciali.
Dopo il suo decesso, la famiglia è stata avvisata alle 5:00 del mattino, dopo l'esecuzione della necroscopia.
Il reporter afferma che i familiari e gli amici del giovane accusano le autorità di "negligenza poliziesca" e richiedono che si indaghi sui responsabili per non aver prestato assistenza in tempo al delicato stato di salute del detenuto.
La ONG Cubalex ha riportato alcune settimane fa che 56 persone sono morte in custodia a Cuba tra gennaio 2022 e gennaio 2024.
Secondo il rapporto, 36 di queste morti sono avvenute nelle prigioni, nove nelle stazioni di polizia e 11 durante il servizio militare.
L'organizzazione sottolinea che molte di queste morti sono state causate da negligenza, violenza e mancanza di assistenza medica adeguata.
Cubalex sottolinea che le morti sotto custodia evidenziano "un modello sistematico di violazioni dei diritti umani e la mancanza di responsabilità da parte dello Stato cubano".
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