I giocatori degli Industriales, la squadra più emblematico del baseball cubano, non ricevono il loro stipendio da più di due mesi e le ripetute promesse di pagamento "presto" cadono quotidianamente in un sacco senza fondo.
La storia non è nuova e le richieste non sono mancate, ma nonostante ciò i soldi non arrivano nei conti bancari, il che ha generato indignazione tra gli atleti e le loro famiglie, che dipendono da queste entrate per il loro sostentamento quotidiano, secondo la denuncia della pagina Por La Goma sul social network Facebook.
Racconta il post che i giocatori hanno espresso la loro frustrazione. Tuttavia, anche se hanno chiamato e chiesto insistentemente del loro denaro, la risposta è sempre stata la stessa: "saranno pagati presto".
È chiaro che quel "presto" si è allungato oltre il sopportabile, lasciando molti in una situazione economica difficile. Poi alcuni non comprendono le cause dell'esodo massiccio nello sport nazionale.
I dirigenti dell'Istituto Nazionale dello Sport, Educazione Fisica e Ricreazione nella capitale dell'isola, sebbene non siano probabilmente i responsabili diretti di questa situazione, hanno il dovere di risolvere questo problema. O, perlomeno, esercitare pressione.
E infatti agli atleti si richiede il rispetto di norme rigorose, ma sembra che non applichino lo stesso rigore quando si tratta di garantire i loro diritti salariali.
La dilazione, che già supera i due mesi, viola i diritti degli sportivi e ha causato una situazione insostenibile, che potrebbe avere conseguenze sportive deplorevoli in futuro.
La mancanza di pagamento non solo colpisce i membri di Industriales, ma mette anche in evidenza le falle nella gestione e nell'amministrazione dello sport nella maggiore delle Antille.
Por La Goma ha ripetuto la necessità di risolvere questa situazione con urgenza e di evitare ulteriori ritardi in futuro, affinché gli atleti possano concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: giocare a baseball e rappresentare dignitosamente la loro squadra.
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