Gli attivisti dell'iniziativa solidale "Huellas" hanno lanciato questo martedì una campagna attraverso i social media per fornire aiuto alle persone colpite dopo il passaggio dell'uragano Oscar nell'oriente di Cuba.
In un messaggio rivolto a tutti i cubani, senza distinzione di ideologia o credenze, Johanna Jolá Álvarez, leader del progetto, ha lanciato un appello alla solidarietà attraverso Facebook, di fronte alla devastazione che il ciclone ha lasciato, privando migliaia di famiglie dei loro beni materiali basilari.
"Cubani, non importa la tua posizione politica, ideologia, il tuo pensiero, credo o fede, ci sono migliaia di cubani che hanno perso materialmente tutto. Quel dolore deve essere quello di tutti!", ha espresso l'attivista, sottolineando la necessità di agire con urgenza per aiutare bambini, anziani, persone con bisogni speciali e famiglie di contadini che sono rimaste in una situazione di estrema vulnerabilità.
Indicò che il team di “Huellas” ha iniziato a inviare donazioni che saranno consegnate direttamente nelle mani delle famiglie più colpite a Guantánamo.
Tra gli articoli richiesti, ha incluso prodotti per l'igiene personale, abbigliamento, calzature, articoli per neonati e bambini, lenzuola, giacche, utensili da cucina, materiale scolastico, giocattoli, farmaci e cibi in scatola, tra gli altri.
Ha sottolineato che ogni contributo conta e ha fornito un numero di contatto per chi desidera collaborare: +5355057111.
“Nessuno deve essere convocato quando chiama la coscienza”, ha sottolineato, esortando tutti a contribuire con ciò che possono per alleviare la situazione delle famiglie che hanno perso tutto.
Nell'orientale Cuba, duramente colpita dall'uragano Oscar, che successivamente si è degradato a tempesta tropicale, e inoltre influenzata dalla crisi energetica dopo il collasso del Sistema Elettrico Nazionale (SEN), sono emerse notevoli manifestazioni di solidarietà.
In mezzo alla critica situazione a Santiago di Cuba, alcune persone hanno scelto di condividere quel poco che hanno in un atto di solidarietà, come il giovane Daniel Nieto Vega che ha offerto il suo aiuto alla comunità attraverso un post nel gruppo di Facebook “Baireros por el Mundo”: “La mia gente, chiunque abbia bisogno di ricaricare un telefono o una lampada, a casa mia si sta accendendo il generatore”.
Altri hanno deciso di regalare cibo a persone a basso reddito perché hanno perso tutto dopo il collasso del SEN.
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