In mezzo alla critica situazione a Santiago di Cuba, che continua a essere senza connessione al Sistema Elettrico Nazionale (SEN), alcune persone hanno scelto di condividere quel poco che hanno in un atto di solidarietà.
Il santiaguero Daniel Nieto Vega ha offerto il suo aiuto alla comunità attraverso un post nel gruppo Facebook "Baireros por el Mundo", mostrando un gesto di solidarietà nel mezzo della crisi energetica: “La mia gente, tutti coloro che hanno bisogno di caricare un telefono o una lampada, a casa mia si sta accendendo il generatore”.
Inoltre, il giovane, che apparentemente risiede a Baire, comune di Contramaestre, ha specificato gli orari in cui le persone potevano recarsi a casa sua per caricare dispositivi elettrici che funzionano a batteria: “Dalle 10:00 alle 12:00 e nel pomeriggio dalle 18:00 alle 20:00”.
La critica situazione a Santiago di Cuba, una delle province più colpite dopo il crollo del SEN, ha costretto migliaia di persone a cercare qualsiasi alternativa per caricare lampade e dispositivi mobili, in un tentativo di alleviare la crisi energetica che il regime non è riuscito a risolvere dalla disconnessione delle termoelettriche lo scorso venerdì.
Il giornalista Yosmany Mayeta ha informato su Facebook che molte persone si sono rivolte a enti statali, come l'emittente provinciale CMKC e gli ospedali, che dispongono di impianti elettrici o hanno ripristinato il servizio, per caricare lampadine, telefoni cellulari e ventilatori in mezzo alla crisi energetica.
"Le mie fonti hanno fotografato gli uffici di ETECSA, il marciapiede della stazione locale CMKC, il portone dell'Ospedale Infantile Sur e in diversi quartieri con i generatori elettrici di vicini solidali," ha sottolineato il comunicatore.
Le immagini condivise dal giornalista evocano le scene di devastazione che solitamente lasciano gli uragani a Cuba, dove molte persone, senza altra alternativa, sono costrette a recarsi nei pochi luoghi con generatori elettrici o servizio disponibile per ricaricare i loro dispositivi.
L'ultima volta che i santiagueri hanno subito una situazione simile è stata nel 2012, quando l'uragano Sandy ha colpito gravemente la provincia.
Il governo di Santiago di Cuba ha deciso questo domenica di implementare alcune misure, come la vendita di carbone e pasti economici per supportare la popolazione, al fine di alleviare la crisi energetica che colpisce la sua popolazione, dove alcuni hanno sperimentato 60 ore di blackout.
Yaneydis Hechavarría, Presidente dell'Assemblea Municipale del Potere Popolare a Santiago di Cuba, ha annunciato su Facebook una serie di misure che, sebbene necessarie, rivelano la precarietà in cui si trova la provincia per affrontare l'attuale situazione di crisi.
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