Il Dipartimento Carico dell'Azienda Elettrica dell'Avana ha informato attraverso i social media che almeno 25 circuiti in quella provincia sono serviti di elettricità, ma la popolazione continua a manifestare la propria insoddisfazione per il blackout generale subito da mezzogiorno di venerdì in tutto il paese.
Secondo l'ente, i 25 circuiti con elettricità sono "disseminati in diverse zone della città, con 46,71 MW in servizio, 12 sottostazioni in trasmissione, 4 motori in funzione a Regla, uno al Navale e un altro a Tarará", si legge in un post su Facebook.
I residenti all'Avana sono meno abituati a passare tante ore senza elettricità, un fatto che si riflette con maggiore intensità in altre province del paese, dove possono passare fino a 18 ore senza corrente quotidianamente.
Il regime cubano ha recentemente informato dell'intento di riattivare la Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras e integrarla nel Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN), essendo questa la fonte di energia più importante del paese. Tuttavia, continuano a essere cauti nel fornire una data concreta per la risoluzione della situazione caotica.
"Per il pomeriggio di oggi si prevede di avere nel paese una maggiore copertura elettrica, a partire dalle termoelettriche che devono sincronizzarsi con i microsistemi territoriali. Anche se non c'è sicurezza che il SEN possa unirsi nella sua totalità in questa giornata," ha sottolineato sui suoi social il giornalista ufficialista Lázaro Manuel Alonso.
La mattina di sabato, il SEN è collassato nuovamente in modo generale, dopo che erano stati raggiunti minimi progressi nella sua ripresa.
La giornalista cubana e direttrice del mezzo indipendente 14ymedio, Yoani Sánchez, ha condiviso due fotografie che hanno evidenziato il nuovo crollo e hanno permesso di apprezzare il suo impatto sulla capitale dell'Isola.
Le immagini, scattate dal suo appartamento a Nuevo Vedado, mostrano due vedute panoramiche della capitale cubana. Nella prima si vedono alcune luci e zone parzialmente illuminate, mentre la seconda cattura la nuova caduta del sistema.
Cubani dentro dell'isola, così come familiari residenti all'estero, hanno mostrato la loro preoccupazione e il loro malcontento per una situazione che si manifesta da anni nel paese e che il governo intende attribuire interamente agli Stati Uniti.
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