Fallece il pittore cubano Javier Guerra.

Il pittore aveva 54 anni al momento della sua morte.

Javier Guerra © Collage/Redes Sociales
Javier GuerraFoto © Collage/Reti Sociali

Il pittore cubano Javier Guerra è scomparso la vigilia “nella sua Cuba che amava tanto” all'età di 54 anni, come confermato sui social network dal Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche (CNAP), così come da amici e familiari dell'artista.

Una fonte vicina ha riferito che la morte dell'artista è avvenuta nelle ore del mattino dell'11 ottobre. “Muore giovane, ha vissuto come il bohemien delle storie, come quei poeti maledetti, per i quali la notte era il giorno e il giorno era la notte,” ha riassunto senza specificare la causa del decesso.

Un altro degli amici del pittore ha scritto: “zero speculazioni su quanto accaduto. Oggi, insieme a YoYi, familiari e amici stretti, ho trascorso la giornata, è morto dove voleva "a Cuba". Nel suo mondo, alle sue feste, è morto secondo le sue regole. "Fino sempre machete", sarai sempre nei nostri cuori.

L'attivista Lara Crofs si è unita anche ai messaggi di dolore per la scomparsa e ha ricordato i momenti vissuti con l'artista, originario dell'Isola della Gioventù.

"Lo conobbi più di 20 anni fa, curai tre Expo per lui e lavorammo insieme varie volte. Custodisco un sacco di ricordi, enormi. I viaggi sull'Isola, l'Expo in Italia e le centinaia di pomeriggi nella mia terrazza, nei giardini dell'Hotel Nacional o al bar Madrigal. Credo che tutti coloro che ti hanno conosciuto in un modo o nell'altro abbiano un ricordo gradito, dell'artista, dell'amico, dell'uomo che sei stato. Ci vediamo in un altro piano Javico, che la luce sia con te ovunque tu vada," scrisse Crofs su Facebook.

Javier era laureato della Scuola Elementare d'Arte dell'Isola della Gioventù (1984) e della Scuola Nazionale d'Arte (1988), ha ricordato il CNAP nella sua pubblicazione.

Nella sua carriera ha avuto più di quindici mostre personali a Cuba, negli Stati Uniti e in Spagna, così come diverse mostre collettive.

Fu vincitore del Primo Premio al Salone d'Arte Erotica promosso dalla galleria La Acacia nel 2000 e partecipò a opere di carattere sociale, ambientazioni, murales commemorativi, design e scenografie.

Allo stesso modo, dipinse personaggi della storia di Cuba, dichiarando al mezzo ufficialista Cubadebate che “mai mi aggrappo a una tematica, semplicemente, vivo le circostanze del tempo che mi è toccato vivere, sia dentro che fuori da Cuba, e così arrivano sulla tela, sulla cartolina o sul supporto che sia, i personaggi e i momenti più disparati della storia, e allora li rifletto dall’ispirazione stessa. Questo è ciò che è successo con la mostra che intitolai ‘Barbudos’, e poi, la serie delle banconote, che in realtà non ha nulla a che fare con il denaro. Non ho chiaro quando un tema arriva o se ne va, quello che faccio è semplicemente catturare le luci che illuminano il mio spirito”.

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