Vigilia per il Taiger a Las Tunas: "Non ci importa la corrente, siamo con lui"

"Non ci importa la corrente, siamo con lui."


Una vigilia celebrata nella città di Las Tunas per pregare per la guarigione di El Taiger ha sollevato polemiche dopo che una donna che ha fatto da "guida" dell'incontro si è difesa da coloro che mettono in dubbio che i cubani escano per le strade per la salute del reguetonero e non per rivendicare i propri diritti: concretamente per protestare contro la mancanza di elettricità o di cibo.

"Chi non ha apprezzato la musica di El Taiger? Tutti, giusto? Quindi tutti quelli che sono sui social e ci dicono che siamo ridicoli, che dobbiamo pregare per la corrente, per la fame... A noi non importa, siamo qui a pregare per la sua vita, che sta lottando, che è solo in quel paese, che non ha nessuna famiglia", si sente dire alla donna davanti a un gruppo di persone in pieno black-out.

"Che sia chiaro, e qui ci siamo noi che proviamo davvero, non siamo qui per bere, non siamo qui per fare quei commenti ridicoli e assurdi che ci sono nei social. Pregheremo per lui. Tutti sanno come si prega. Non abbiamo corrente [...] Chi ha il cellulare accenda la torcia per farlo sembrare più bello perché è vero che non c'è corrente", ha aggiunto.

La scena insolita è stata riprodotta in vari luoghi.

"Las Tunas: Senza commento da parte mia. Tiri lei le sue conclusioni...", ha scritto su Instagram Eliécer Ávila.

Numerosi cubani hanno reagito indignati nella sezione commenti della pubblicazione.

"Questo popolo ha quello che si merita"; "La dittatura a Cuba non è il governo, è la gente"; "Si sono abituati ad avere tanta fame che ormai non gliene importa più", sono state alcune reazioni.

Da giovedì scorso, quando il reguetonero cubano è apparso all'interno del suo veicolo con un colpo alla fronte, si sono tenute varie veglie in Florida, Cuba e persino in Spagna per pregare per la guarigione del cantante, che è ricoverato in condizioni critiche presso l'ospedale Jackson Memorial.

Che ne pensi?

COMMENTARE

Archiviato in:


Hai qualcosa da segnalare? Scrivi a CiberCuba:

editors@cibercuba.com +1 786 3965 689