Dan a conoscere un audio di un presunto complotto dell'imprenditore cubano Sergio Pino per assassinare sua moglie.

È emersa una telefonata registrata il 15 luglio, un giorno prima del suicidio di Pino.

Sergio Pino y su esposa, Tatiana Pino © YouTube/Screenshot-Telemundo51
Sergio Pino e sua moglie, Tatiana PinoFoto © YouTube/Screenshot-Telemundo51

Il complicato caso del presunto complotto del defunto imprenditore cubano-americano Sergio Pino per assassinare sua moglie Tatiana continua a guadagnare rilevanza.

Questa settimana è emersa una telefonata registrata il 15 luglio, un giorno prima del suicidio di Pino. Nella registrazione, uno dei coinvolti nel presunto piano di omicidio discute su come nascondere le prove per evitare l’attenzione dell'FBI.

La registrazione è stata ottenuta dopo che uno degli uomini ha accettato di collaborare con le autorità e ha effettuato una chiamata telefonica controllata all'uomo che lo aveva reclutato per quello che l'FBI ha descritto come uno dei due "squadre di assassini".

Sotto la direzione dell'FBI, Avery Bivins, che stava scontando una pena per tentato omicidio, contattò Fausto Villar, un ex detenuto per rapina a mano armata.

Durante la chiamata - riportata da media locali - Bivins cercava di calmare Villar assicurandogli: "Tutto andrà bene".

Villar, tuttavia, espresse la sua preoccupazione con un linguaggio criptico, dicendo: "Il maledetto fumo deve diradarsi. Tutto deve diradarsi... cerca di difenderti". La tensione era evidente, poiché Villar sapeva che le autorità erano sulle tracce del complotto.

Il 15 luglio è stato un momento chiave nell'indagine, poiché il giorno successivo l'FBI ha arrestato Villar e Sergio Pino.

Anche se Pino evitò le accuse a causa del suo suicidio, le autorità rivelarono che quel giorno stesso stava sistemando accordi finanziari lucrativi.

L'FBI sostiene che Pino avesse chiesto a Villar di organizzare l'omicidio di Tatiana, sua moglie da 30 anni, il prima possibile.

Nella conversazione del 15 luglio, Villar ha mostrato preoccupazione, consapevole che alcuni degli implicati erano già stati arrestati.

"Dovresti cancellare il tuo Instagram. Cancella il tuo Instagram," consigliò a Bivins, preoccupato per la traccia digitale che potrebbe comprometterli.

Sebbene Villar abbia richiesto di essere liberato prima del processo, il governo ha sostenuto che rappresentava un rischio di fuga, evidenziando una frase della chiamata in cui disse: "Non tornerò in prigione".

Villar aveva già pagato a Bivins 75.000 dollari di un totale di 150.000 promessi per l'assassinio di Tatiana, con un bonus aggiuntivo se il crimine veniva commesso senza essere scoperto.

Sebbene i nomi dei Pinos non siano menzionati esplicitamente nella chiamata, la Procura ha assicurato che Villar si riferiva a loro.

In un momento, disse a Bivins: "Alla fine della giornata, quando tutto sarà detto e fatto, sono sicuro che ci sarà un piccolo regalo per me e per tutti voi".

Tanto Bivins che Villar, insieme ad altre sette persone, affrontano accuse di cospirazione per commettere omicidio a pagamento, sebbene tutti si siano dichiarati innocenti.

Bivins informò all'FBI che Sergio Pino aveva tentato senza successo di far accettare a Tatiana un'offerta di divorzio di 20 milioni di dollari. La fortuna dei Pino superava i 153 milioni, secondo documenti giudiziari.

Il 23 giugno, uno degli uomini reclutati da Bivins aveva tentato di attaccare Tatiana nei pressi della sua residenza, ma lei era riuscita a scappare.

Settimane dopo, nella chiamata del 15 luglio, Villar spiegò a Bivins che Pino non poteva continuare a inviare soldi perché sapeva che l'FBI lo stava sorvegliando.

Dopo la conversazione, Pino e Villar hanno parlato brevemente su WhatsApp, ma il contenuto di quella chiamata rimane segreto, poiché il suicidio di Pino ha messo fine alle accuse contro di lui.

Verso la fine della sua conversazione con Bivins, Villar espresse un ottimismo che sembrava scollegato dalla realtà: "Quando tutto questo sarà finito, sai che andrà tutto bene".

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